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martedì 23 febbraio 2021

Recensione: "Il libro dei Baltimore" di Joël Dicker

Ben ritrovati, qui su Lettrice di Note
Ho appena terminato la lettura di un romanzo bellissimo, il primo che leggo di Joël Dicker e per questo devo ringraziare la mia migliore amica! Ne avevo sentito parlare molto, e ora posso darvi finalmente la mia personale opinione!


Genere: Romanzo, mistero, gialli noir
Casa editrice: La nave di Teseo 
Collana: I Delfini Best Seller
Prima pubblicazione: settembre 2016
Lunghezza: 587 pagine
Prezzo: 13.77 euro (cartaceo)/ 6.99 euro (e-book)
Link per l'acquisto:  Cartaceo / E-book 
Trama:

Sino al giorno della Tragedia, c'erano due famiglie Goldman. I Goldman di Baltimore e i Goldman di Montclair. Di quest'ultimo ramo fa parte Marcus Goldman, il protagonista di La verità sul caso Harry Quebert. I Goldman di Montclair, New Jersey, sono una famiglia della classe media e abitano in un piccolo appartamento. I Goldman di Baltimore, invece, sono una famiglia ricca e vivono in una bellissima casa nel quartiere residenziale di Oak Park. A loro, alla loro prosperità, alla loro felicità, Marcus ha guardato con ammirazione sin da piccolo, quando lui e i suoi cugini, Hillel e Woody, amavano di uno stesso e intenso amore Alexandra. Otto anni dopo una misteriosa tragedia, Marcus decide di raccontare la storia della sua famiglia: torna con la memoria alla vita e al destino dei Goldman di Baltimore, alle vacanze in Florida e negli Hamptons, ai gloriosi anni di scuola. Ma c'è qualcosa, nella sua ricostruzione, che gli sfugge. Vede scorrere gli anni, scolorire la patina scintillante dei Baltimore, incrinarsi l'amicizia che sembrava eterna con Woody, Hillel e Alexandra. Fino al giorno della Tragedia. E da quel giorno Marcus è ossessionato da una domanda: cosa è veramente accaduto ai Goldman di Baltimore? Qual è il loro inconfessabile segreto?

Una trama interessante che incuriosisce subito, devo dire che questo libro mi ha colpita fin da subito dalla copertina, in cui il nero predomina gridando "MISTERO!" e "LEGGIMI!" in un modo irresistibile. 

E devo ringraziare la mia migliore amica per questa piacevole lettura e per avermi permesso di innamorarmi a mia volta dello stile di scrittura di questo fantastico autore! Aveva  perfettamente ragione nel lodarlo, e ora spero di incuriosirvi abbastanza da spingervi a leggere un suo libro a vostra volta! 

"Il libro dei Baltimore" di Joel Dicker è un romanzo fatto di ricordi, una descrizione a ritroso nel tempo, da diverse angolazioni, un crescendo prima che arrivi il momento culminante, preannunciato già dalle prime pagine e che quando si legge lascia il lettore a bocca aperta. 
Nello stesso tempo, vi è il filone del presente che avanza parallelamente, parlando della vita del narratore, lo Scrittore, alle prese con la stesura di un nuovo libro e che a sua volta si ritrova ad affrontare un fantasma del passato più presente che mai nella sua testa e che il destino gli riporta davanti anche dal vivo. 
Perché alla fine la vita va avanti e, a volte, la storia di una famiglia ha bisogno di essere rivissuta e risolta prima di scrivere le battute finali dell'epilogo. 

Ho amato il modo in cui i personaggi sono stati descritti e sviscerati, come la psiche umana sia messa a nudo, come i ricordi si sostituiscano poi con la verità cruda, le scoperte sconcertanti e ogni tassello si incastri perfettamente disegnando una nuova immagine, intera e nitida, svelando ogni cosa, non più solo la luce ma anche le molteplici ombre che tratteggiano i contorni nitidi e taglienti di una tragedia famigliare inaspettata e toccante.  


" Perché scrivo? Perché i libri sono più forti della vita. Sono la più bella delle rivincite. Sono i testimoni dell'inviolabile muraglia della nostra mente, nell'inespugnabile fortezza della nostra memoria. "



V A L U T A Z I O N E :  5 / 5 ⭐



Conclusione: 
Credo sia un libro di quelli che fanno riflettere molto, ti fanno ripensare alle apparenze, alle differenze tra quello che pensiamo di vedere e quello che c'è realmente. 

Un libro da leggere per sorridere, stupirci e, sì, versare qualche lacrima. Si legge di una famiglia, di ammirazione e gelosia, di personaggi talmente veri che potresti facilmente immaginarli per strada, a giocare nel parchetto della tua città, a sfogliare libri nell'aula studio della tua università o a cena in quel ristorante dove fanno una pizza buonissima.

Ecco è tutto famigliare, caldo e coinvolgente. 
Perché si sa che sta per succedere La Tragedia, ma non si sa cosa sia esattamente e come possa essere successa, tutto questo ti spinge a divorare il libro in pochi giorni. 

Ecco, è un libro da leggere anche solo per guardare la realtà che viviamo tutti i giorni con occhi diversi. E apprezzarla.

Detto questo, lo avete già letto? O avete un altro titolo di questo scrittore da suggerirmi che devo leggere assolutamente? 

Alla prossima recensione, sempre qui su Lettrice di Note!  


Jess 💙

2 commenti:

  1. Sono contenta che ti sia piaciuto così tanto! Allora, io ti consiglierei anche tutti gli altri suoi libri, come probabilmente sai, ma credo che il migliore sia "La scomparsa di Stephanie Mailer", forse il suo giallo meglio riuscito, a mio avviso

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    1. Bene, allora sarà il prossimo che comprerò, anche perché sapendo la tua opinione devo assolutamente recuperarlo!
      Grazie :)

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