“È uno strano dolore... Morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai.” |
Genere: Romanzo breve
Casa editrice: Feltrinelli
Collana: universale economica
Prima pubblicazione: 1996
Lunghezza: 108 pagine
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Eccoci di nuovo qui, a recensire un nuovo libro (e che libro!) e ad aggiornarci come ogni settimana!
Ultimo giorno di maggio e il caldo si fa sentire tantissimo, personalmente non vedo l'ora che sia giugno, perché festeggerò il mio compleanno e questo significa nuovi libri-regali!
Ma non perdiamoci in chiacchiere e presentiamo questo grande classico italiano: "Seta" di A. Baricco mi era già stato consigliato anni fa da una mia cara amica (G.Z. se mi stai leggendo ti ringrazio infinitamente del suggerimento e mi pento immensamente di non averti dato retta prima!), ma non avevo mai dato seguito a questo gesto leggendolo, finché quest'anno mi sono fatta da sola un regalo e me lo sono comprato.
Ecco, visto che siamo all'ultimo giorno di maggio ho voluto terminare con un dono che mi sono fatta da sola, a dimostrare che mi voglio bene nonostante sia la prima a non apprezzarmi e ad autocriticarmi, come la maggior parte di noi donne. Ogni tanto un piccolo gesto d'affetto verso sé stessi può solo farci bene, non c'è per forza bisogno di essere amati o essere coccolati da qualcun altro, dobbiamo ricordarci che bisogna amare per primi noi stessi, poi gli altri.
Ma non è mai facile, lo so bene.
Bene, dopo questa piccola parentesi sentimentale, parliamo di questo romanzo: non tutti apprezzano lo stile di Baricco, anzi, c'e chi preferisce di gran lunga le sue raccolte di racconti brevi e non apprezza i suoi romanzi perché "non ne capisco bene il senso", chi viceversa e a chi non piace proprio. Io ammetto di aver letto poco di Baricco, ma questo libro mi ha fatto amare il suo stile e il suo modo di dipingere il mondo.
La storia ha come protagonista Hervé Joncour, negoziante francese di bachi da seta, e la sua vita cambia quando un'epidemia colpisce tutti i bachi da seta dell'Europa e dell'Africa, per questo è costretto a recarsi in Giappone per comprare delle uova sane. Lì è accolto nel lussuoso palazzo di Hara Kei, uomo enigmatico, sempre accompagnato da una giovane altrettanto misteriosa e intrigante. E proprio con quest'ultima si instaura un rapporto particolare basato solo di sguardi che si imprimerà nella mente del protagonista, anche quando tornerà in Francia da sua moglie Hélèn. In seguito giungerà la guerra in Giappone e lui si spingerà lo stesso lì, ma si ritroverà in un paese molto diverso da quello precedente e...
Lascio in sospeso la trama perché non voglio raccontarvi tutto, niente spoiler.
Devo premettere che non è una vera e propria storia di tradimento coniugale, è una storia che si basa sulle diversità che affascinano, su idee e i cambiamenti che inducono in noi i viaggia.
Quello che mi è rimasto maggiormente impresso è lo stile della narrazione breve: concisa, frammentata, ma allo stesso tempo fluida, e per questo molto incisiva e piena di significati. Alcune frasi brevi mi hanno portata a riflettere maggiormente sul loro significato, sulla bellezza del suono e della poetica intrinseca in quei testi.
Baricco mi ha conquistata, ho letteralmente divorato questo breve libricino in un solo viaggio in treno, e poi l'ho riletto. Per me è un fatto straordinario rileggere un libro, al massimo cerco delle frasi che mi sono piaciute, ma non mi capita di rileggere spesso un libro o, per lo meno, non nello stesso giorno in cui l'ho finito.
È stata una lettura piacevole e mi ha colpita molto.
Ed eccomi qui a consigliarvelo, davvero, non fate come me che ho aspettato anni prima di decidermi... Se non lo avete mai letto fatelo e poi ditemi cosa ne pensate! Se lo conoscete già, ditemi pure la vostra! Odio o amore?
Spero che questa recensione vi sia piaciuta, al prossimo appuntamento!
Jess🖋🌼
Post scriptum
Se volete rimanere aggiornati sulle recensioni che pubblico sul mio blog vi consiglio di seguirmi! Alla prossima settimana 🙂
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