domenica 29 novembre 2020

Recensione: "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley

Ben ritrovati miei cari lettori, sempre qui su Lettrice di Note!
Quest'oggi vi voglio parlare di un romanzo che mi ha letteralmente incantata, scoperto per caso tra le offerte di un Libraccio delle mie zone, si tratta de "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley. Io ho ancora una delle vecchie edizioni, presa anni fa, prima ancora che la nuova edizione tanto popolare divisa in due volumi venisse pubblicata!


Genere: Romanzo, Fantasy storico

Casa editrice: TEA editore(la mia versione), Harper Collins (versione attuale)

Prima pubblicazione: 1982

Lunghezza: 652 pagine

Prezzo: 20.90 euro (cartaceo) 

Link per l'acquisto: Clicca qui

Trama:

Vi fu un'epoca in cui le porte tra i mondi fluttuavano con le nebbie e si aprivano al volere del viaggiatore. Di là dal regno del reale si schiudevano allora luoghi arcani, territori favolosi dove nessuna cosa era identica a se stessa, ma poteva mutarsi a ogni istante in un'altra. Con l'andar del tempo, però, passare da una parte all'altra si fece sempre più difficile. Allora, come oggi, furono le donne a fare da mediatrici. Morgana, Igraine e Viviana conoscevano il mondo per far schiudere le nebbie e penetrare nel magico regno di Avalon: come questo fosse, quali misteri racchiudesse, in che modo le Dame del Lago potessero influire sulle vite degli ardimentosi eroi della Tavola Rotonda è l'argomento di questo seducente romanzo, magico a propria volta. Riusciremo anche noi, alla fine, a scoprire il varco che tuttora conduce da un regno all'altro? Sì, se dei tanti segreti che la voce di Morgana ci svela attraverso le pagine di questo libro, terremo a mente il primo, il più semplice e tuttavia più grande: che siamo noi, con il nostro pensiero, a creare giorno per giorno il mondo che ci circonda. 


Ho scoperto davvero questo romanzo per caso, ma mi ha affascinato dalle prime righe. 

Qui ritroviamo la storia del ciclo arturiano rivisitata in chiave femminile, il punto di vista delle donne che hanno accompagnato e forgiato la leggenda, poichè il culto della Dea sta alla base della nascita del più grande re della Britania, un paese dove le donne si trovavano in una posizione di potere in un mondo dominato dai Romani e da una visione patriarcale del potere
Una visione più moderna di quanto si pensi è ciò che traspare in un libro dove il personaggio principale della leggenda passa quasi in secondo piano, in un intreccio di riti e magie, storie di un mondo sbiadito che lotta per continuare a esistere. Ci sono le sacerdotesse, che culminano tutte in Morgana, una figura incantata e magnificamente costruita, che rappresenta un punto di unione e opposizione, giovane e tenace, testarda e meravigliosa di una bellezza bruna non folgorante ma che incanta perché rappresenta il Piccolo Popolo e la sua magia.
 
Devo tuttavia specificare il fatto che la mia traduzione è quella vecchia, quindi potrei avere una visione diversa non avendo letto la nuova, ma da questo libro traspare la forza femminile e come tutte le leggende e tutte le credenze si fondano e mutano nella storia umana.
Purtroppo non mi è piaciuto costatare che la nuova versione è stata divisa in due libri, probabilmente solo marketing, quando la mia recensione ingloba necessariamente entrambe le due parti perché secondo me sono inscindibili tra loro. 

Si tratta di una storia scritta in modo meraviglioso, in cui il tempo fluisce e il racconto ti coinvolge sempre di più, i personaggi sono sviluppati egregiamente come anche le loro storie, tutto ruota intorno all'arrivo del Re dei re, di come salvare la Bretania dagli invasori e la loro antica cultura. Si tratta di una storia di coraggio, amore, intrighi e magia. 

Tutto ricostruito alla perfezioni in un'ambientazione dettagliata e realistica, Marion Zimmer Bradley ha una penna che incanta e trascina, in un mondo e in una storia leggendaria che rivive e avvolge completamente il lettore. 

Lo so, forse sono troppo entusiastica, ma questo libro è meraviglioso e lo consiglio a tutti coloro che amano il genere, ma anche a chi ama le ricostruzioni storiche e che vuole leggere le leggende in modo differente, più umano e più consapevole, non è magia ma è religione, quella della Dea Madre e quella dell'Unico Dio le cui storie si confondono e si intrecciano, come la storia di Morgana e di Artù


V A L U T A Z I O N E : 5 / 5🌟


Conclusione:
Un libro da leggere assolutamente, un ottimo regalo natalizio per i fan del genere fantasy e delle leggende, una storia di forza femminile e di ideali per cui combattere. 

Spero che chi lo abbia letto possa concordare con me!

A presto, al prossimo libro!

Jess💙

sabato 14 novembre 2020

Recensione: "Una mummia nell'armadio" di Harriette Joking

Benvenuti a tutti i lettori che sono capitati sul mio blog Lettrice di Note, e proprio a voi voglio presentare questo libro divertente, originale e spigliato, si tratta di "Una mummia nell'armadio" di Harriet Joking, edito Triskell edizioni.



Titolo: Una mummia dell'armadio
Autrice: Harriet Joking
Genere: Fantasy, Romance, Young Adult
Casa editrice: Triskell edizioni
Prima pubblicazione: 23 marzo 2020
Lunghezza: 258 pagine
Costo: 4,99 euro (eBook)/ 11,40 euro (cartaceo)

Trama:

Ah, l’antico Egitto, le piramidi, la sfinge… i misteri dei faraoni.
La storia mi ha sempre affascinata, lo ammetto, ma mai avrei pensato che un giorno mi sarei portata a casa… una mummia!
No, non l’ho trafugata dal suo sarcofago per i suoi tesori. Per chi mi avete presa?
In realtà è molto peggio di così.
Mi credereste se vi dicessi che la mummia è viva? Lo so, io stessa mi prenderei per pazza. Io, che da sempre ho un’indole positivista. “Provare per credere”.
Eh sì, solo che non potevo non crederci visto che Reshef ha ripreso vita davanti ai miei occhi, mandando a farsi friggere tutte le mie certezze. E la mia tranquillità.
Già. Avete mai provato a vivere con un faraone? Non è sempre la personcina più docile del pianeta. Soprattutto quando si mette in testa qualcosa. Tipo di recuperare i suoi vasi canopi, cosa che gli permetterà di riprendere sembianza umane… O di scoprire chi lo ha ucciso.
Beh, risolvere un mistero di 3000 anni fa, certo, che ci vuole?

Prima di tutto ringrazio moltissimo la scrittrice Harriet Joking per questa bellissima collaborazione e mi scuso per il ritardo, ma il suo libro autoconclusivo mi è piaciuto davvero molto e quindi eccomi qui per recensirlo!

Tutto ha inizia l'ultimo giorno di scuola della protagonista, Daphne, proprio durante la gita al Museo di Archeologia e Storia dell'Antico Egitto di Washington organizzata dal suo professor di storia. Affascinata da tutti quei reperti si innoltra da sola fino ad arrivare a delle salette piene di sarcofagi impreziositi da intarsi d'orati e da brillanti pietre preziose. 
E proprio in quel momento un improvviso terremoto fa cadere tutti i reperti e un sarcofago schiantandosi a terra si apre, facendo scivolare a terra una mummia. Nella confusione proprio quest'ultima sussurra una flebile richiesta d'aiuto che Daphne non riesce a ignorare e da qui inizierà la nostra avventura!
Infatti questa mummia non è nient'altro che il magnifico e unico figlio degli dei, il faraone Reshef, ignaro del fatto che sia morto ormai da secoli e che il suo regno non esiste più... Ma mai dire mai! Insieme ai suoi servi Hapu e Neshi scombussoleranno parecchio la vita tranquilla della protagonista! 

Daphne verrà catapultata in una realtà totalmente nuova, tra vasi canopi da trafugare e l'indagine sulla verità a proposito del misterioso assassigno del faraone, divisa tra presente e passato, dovrà mettercela tutta per capire che a volte la logica deve cedere il posto alla magia!

Devo ammettere che ho fatto fatica a leggere i primi capitoli, ma non per lo stile o il ritmo della narrazione che inizia calma e cresce piano piano, dando anche spazio a scenette divertenti e altre più intriganti, ma per un mio personale mood. Una volta superata questa fase sono stata catturata e ho letto gli ultimi capitoli molto rapidamente. 

Daphne non è la tipica protagonista dei romanzi fantasy o romance, è molto razionale e ricerca la logica in ogni cosa che le succede e per questo da una parte l'ho apprezzata e dall'altra non mi ci sono molto rispecchiata, ma questo tratto del suo carattere è essenziale per notare il suo sviluppo durante tutto il romanzo. 

Dall'altra parte vi è una completa contrapposizione con il protagonista maschile l'affascinante mummia (lo so è strano usare questo aggettivo riferito a una mummia, ma se leggerete questa storia vi assicuro che capirete le mie motivazioni)  Reshef, un vero e proprio faraone morto assassinato in circostanze misteriose! Lui è l'opposto di lei e si nota in tutto ciò che dice o fa, credendo negli dei e scoprendo al proprio risveglio di avere a sua volta dei poteri. 

Altri personaggi minori fanno da contorno alla storia, alcuni più stereotipati di altri, con qualche macchietta comica rappresentata dai due servitori di Reshef e dal migliore amico di Daphne, Ethan.
Mi sono piaciuti tutti e mi hanno fatto divertire molto, a metà libro ho iniziato ad appassionarmi sempre di più e ho apprezzato gli ultimi colpi di scena fino alla fine, anche se quella è stata un po' sbrigativa purtroppo, ma mi ha fatta anche sorridere. 


V A L U T A Z I O N E : ⭐⭐⭐


Conclusione:
Insomma, una trama interessante e una narrazione semplice e accattivante, ricca anche di sentimenti, ottima per chi cerca una lettura leggera e che riesca a strappare dei sorrisetti divertiti! 

A presto con il prossimo libro! 

Jess 🌹