sabato 5 dicembre 2020

Serietvmania: Le regole del delitto perfetto

Ben ritrovati a tutti, miei cari lettori, pronti a una delle serie tv più accattivanie e piene di colpi di scene che voi abbiate mai visto? 
Questa volta vi porto tra i banchi universitari del campus della Middleton University e quelli del tribunale a seguire Annalise Keating, una brillanti avvocatesse e insegnante di diritto penale. 
Vi assicuro che il suo corso sarà tutto fuorché noioso!



Genere: Thriller, giudiziario

Stagioni: 6

Episodi: 90 (43 min. a episodio)

Anno: 2014 - in produzione

Casa di produzione: ABC Studios, ShondaLand

Voto: 4 / 5 ⭐


Da cosa iniziare? Dalla trama intrecciata, ricca di personaggi e di una moltitudine di casi talmente complessi da far impallidire gli avvocati più bravi ed esperti? O dalle storie personali che si mischiano, dove la vita muta in un batter d'occhio in modo inspiegabile fino a non sapere più di chi fidarti? 

In questa serie tv nessun personaggio è mai come appare, tutti nascondono qualcosa e hanno tutti almeno un segreto in comune. 

La regina dei misteri, però, rimane sempre Annalise Keating, interpretata dalla bravissima Viola Davis (candidata Premio Oscar nella sezione miglior attrice non protagonista nel 2008 per il film Il dubbio), abile e spietata nel suo lavoro e in tutto ciò che fa, si mostra insensibile e fredda, capace di crollare solo quando si trova da sola e tirar via la maschera, ma un secondo dopo avrà già un piano per risolvere tutto. Imbattibile, indomabile, calcolatrice e forte.

Una donna da ammirare e anche da temere. 

E non è l'unico personaggio con una storia complicata alle spalle che l'ha fatta diventare quello che conosceremo durante tutte le stagioni, ogni protagonista ha una storia e un'evoluzione continua, comportamenti che prima ve li faranno amare e poi odiare o viceversa. 
Ci troviamo di fronte Connor Walsh, un ragazzo gay e spregiudicato, Asher Millston, figlio di papà e "faccia da fesso" del gruppo, Michaela Pratt, perfettina e abituata a programmare ogni cosa nella propria vita, Laurel Castillo, invischiata con un'attraziano molto forte nei confronti di Frank Delfino, assistente di Annalise, e poi c'è Wes Gibbins,  "Lista d'attesa", quello che nasconde più di tutti molti scheletri nel suo armadio!

Insomma una serie tv consigliata a tutti coloro che sono appassionati di personaggi interessanti e sfacettati, di misteri e omicidi, che cercano continui colpi di scena e verità occulte... E anche agli amanti della Giurisprudenza e della legge, che gli avvocati sanno come gestire e riggirare a proprio favore!

Al prossimo appuntamento con Serietvmania!

Jess

mercoledì 2 dicembre 2020

Recensione: "Edenya" di Laura Rizzoglio

Ben ritrovati mie cari lettori, qui su Lettrice di Note! Pronti alla nuova lettura della settimana? Si tratta del romanzo Edenya, intrigante e ricco di colpi di scena, ringrazio l'autrice Laura Rizzoglio per avermi inviato il suo romanzo e per avermi permesso di potermi innamorare dei suoi personaggi! 



Genere: Urban Fantasy
Casa editrice: Lettere animate
Prima pubblicazione: giugno 2019
Lunghezza: 544 pagine
Prezzo: 23,00 euro (cartaceo) 
Link per l'acquisto: Clicca qui
Trama:
E se gli angeli esistessero veramente, ma non fossero quegli esseri alati che il nostro immaginario collettivo ci ha sempre fatto credere? 
Due mondi legati indissolubilmente da secoli, un paradiso che pare tale, ma nasconde in fondo crudeltà, amori proibiti e divinità assetate di sangue e potere. Due ragazze troveranno in loro stesse e nella loro amicizia la forza per perdonare e combattere il male, scoprendo infine un segreto che le porterà alla vittoria.

Questa recensione esce un po' in ritardo, poichè sto cercando di recuperare il prima possibile tutte le collaborazioni e i tempi morti che ci sono stati in mezzo prima del nuovo anno. 

Si  tratta di una vera e propria scoperta, questo romanzo di Laura Rizzoglio, una delle migliori di quest'anno! 

Devo dire di essere di parte, adoro particolarmente il genere Fantasy, non ne posso fare a meno, si basa sui miei primi approcci al mondo della letteratura fin da piccola. Perciò non posso ignorare la bravura della scrittrice che tesse magnificamente le scene che compongono questo romanzo, anche se devo ammettere che sarebbe stato meglio uno sviluppo leggermente meno lineare, a volte si rischia di rivelare un po' troppe cose tutte insieme, infatti i primi capitoli sono pieni di informazioni utili, ma troppe. Anche se comprendo le motivazioni dell'autrice che ha bisogno di istruire il lettore per poi dedicarsi a una narrazione più  scorrevole e coinvolgente.

Si tratta di una storia di angeli, ma non come quelli che tutti conosciamo, non sono così scontanti, anzi!, si tratta di creature provenienti da un altro pianeta, appunto Edenya. 

La scrittrice delinea la loro gerarchia e la storia dei personaggi con tratto sicuro e attento. Nulla è lasciato al caso, infatti questo libro è il primo di una trilogia e perciò ogni cosa è strutturata alla perfezione.

I personaggi sono descritti e delineati egregiamente, ti affezioni subito ad Angelica e alla sua storia d'amore impossibile con il suo amico d'infanzia Christian, ogni personaggio ha una propria evoluzione e niente rimane statico, per questo ognuno rimane impresso nella mente. Il lettore pensa di avere delle certezze e poi le perde completamente mentre avanza tra le pagine di un libro ricco di colpi di scena e di personaggi meravigliosamente caratterizzati.

Ho adorato lo stile semplice e pieno di citazioni di altri mondi letterari, come Harry Potter e Shadowhunters, che per ogni fan costituiscono delle vere chicche e ti fanno avvicinare ai personaggi di Anna e Clara.  Nulla è ciò che sembra!


V A L U T A Z I O N E :  4 / 5 ⭐


Conclusione: 

Insomma, una trama avvincente, un inizio coi fiocchi, una scrittrice da leggere! Per tutti coloro che amano l'urban fantasy e personaggi con un background ben sviluppato, dove nulla è statico. Se vi chiedete perché non abbia dato il massimo è  molto semplice: penso che ora che ha iniziato a delineare il suo mondo il prossimo libro potrebbe essere ancora meglio del primo.

Quindi è  un ottimo inizio per questa trilogia, il secondo "Illirya" uscirà a breve! Quindi preparatevi leggendo questo e non rimarrete delusi!

Alla prossima recensione!

Jess ✒

domenica 29 novembre 2020

Recensione: "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley

Ben ritrovati miei cari lettori, sempre qui su Lettrice di Note!
Quest'oggi vi voglio parlare di un romanzo che mi ha letteralmente incantata, scoperto per caso tra le offerte di un Libraccio delle mie zone, si tratta de "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley. Io ho ancora una delle vecchie edizioni, presa anni fa, prima ancora che la nuova edizione tanto popolare divisa in due volumi venisse pubblicata!


Genere: Romanzo, Fantasy storico

Casa editrice: TEA editore(la mia versione), Harper Collins (versione attuale)

Prima pubblicazione: 1982

Lunghezza: 652 pagine

Prezzo: 20.90 euro (cartaceo) 

Link per l'acquisto: Clicca qui

Trama:

Vi fu un'epoca in cui le porte tra i mondi fluttuavano con le nebbie e si aprivano al volere del viaggiatore. Di là dal regno del reale si schiudevano allora luoghi arcani, territori favolosi dove nessuna cosa era identica a se stessa, ma poteva mutarsi a ogni istante in un'altra. Con l'andar del tempo, però, passare da una parte all'altra si fece sempre più difficile. Allora, come oggi, furono le donne a fare da mediatrici. Morgana, Igraine e Viviana conoscevano il mondo per far schiudere le nebbie e penetrare nel magico regno di Avalon: come questo fosse, quali misteri racchiudesse, in che modo le Dame del Lago potessero influire sulle vite degli ardimentosi eroi della Tavola Rotonda è l'argomento di questo seducente romanzo, magico a propria volta. Riusciremo anche noi, alla fine, a scoprire il varco che tuttora conduce da un regno all'altro? Sì, se dei tanti segreti che la voce di Morgana ci svela attraverso le pagine di questo libro, terremo a mente il primo, il più semplice e tuttavia più grande: che siamo noi, con il nostro pensiero, a creare giorno per giorno il mondo che ci circonda. 


Ho scoperto davvero questo romanzo per caso, ma mi ha affascinato dalle prime righe. 

Qui ritroviamo la storia del ciclo arturiano rivisitata in chiave femminile, il punto di vista delle donne che hanno accompagnato e forgiato la leggenda, poichè il culto della Dea sta alla base della nascita del più grande re della Britania, un paese dove le donne si trovavano in una posizione di potere in un mondo dominato dai Romani e da una visione patriarcale del potere
Una visione più moderna di quanto si pensi è ciò che traspare in un libro dove il personaggio principale della leggenda passa quasi in secondo piano, in un intreccio di riti e magie, storie di un mondo sbiadito che lotta per continuare a esistere. Ci sono le sacerdotesse, che culminano tutte in Morgana, una figura incantata e magnificamente costruita, che rappresenta un punto di unione e opposizione, giovane e tenace, testarda e meravigliosa di una bellezza bruna non folgorante ma che incanta perché rappresenta il Piccolo Popolo e la sua magia.
 
Devo tuttavia specificare il fatto che la mia traduzione è quella vecchia, quindi potrei avere una visione diversa non avendo letto la nuova, ma da questo libro traspare la forza femminile e come tutte le leggende e tutte le credenze si fondano e mutano nella storia umana.
Purtroppo non mi è piaciuto costatare che la nuova versione è stata divisa in due libri, probabilmente solo marketing, quando la mia recensione ingloba necessariamente entrambe le due parti perché secondo me sono inscindibili tra loro. 

Si tratta di una storia scritta in modo meraviglioso, in cui il tempo fluisce e il racconto ti coinvolge sempre di più, i personaggi sono sviluppati egregiamente come anche le loro storie, tutto ruota intorno all'arrivo del Re dei re, di come salvare la Bretania dagli invasori e la loro antica cultura. Si tratta di una storia di coraggio, amore, intrighi e magia. 

Tutto ricostruito alla perfezioni in un'ambientazione dettagliata e realistica, Marion Zimmer Bradley ha una penna che incanta e trascina, in un mondo e in una storia leggendaria che rivive e avvolge completamente il lettore. 

Lo so, forse sono troppo entusiastica, ma questo libro è meraviglioso e lo consiglio a tutti coloro che amano il genere, ma anche a chi ama le ricostruzioni storiche e che vuole leggere le leggende in modo differente, più umano e più consapevole, non è magia ma è religione, quella della Dea Madre e quella dell'Unico Dio le cui storie si confondono e si intrecciano, come la storia di Morgana e di Artù


V A L U T A Z I O N E : 5 / 5🌟


Conclusione:
Un libro da leggere assolutamente, un ottimo regalo natalizio per i fan del genere fantasy e delle leggende, una storia di forza femminile e di ideali per cui combattere. 

Spero che chi lo abbia letto possa concordare con me!

A presto, al prossimo libro!

Jess💙

sabato 14 novembre 2020

Recensione: "Una mummia nell'armadio" di Harriette Joking

Benvenuti a tutti i lettori che sono capitati sul mio blog Lettrice di Note, e proprio a voi voglio presentare questo libro divertente, originale e spigliato, si tratta di "Una mummia nell'armadio" di Harriet Joking, edito Triskell edizioni.



Titolo: Una mummia dell'armadio
Autrice: Harriet Joking
Genere: Fantasy, Romance, Young Adult
Casa editrice: Triskell edizioni
Prima pubblicazione: 23 marzo 2020
Lunghezza: 258 pagine
Costo: 4,99 euro (eBook)/ 11,40 euro (cartaceo)

Trama:

Ah, l’antico Egitto, le piramidi, la sfinge… i misteri dei faraoni.
La storia mi ha sempre affascinata, lo ammetto, ma mai avrei pensato che un giorno mi sarei portata a casa… una mummia!
No, non l’ho trafugata dal suo sarcofago per i suoi tesori. Per chi mi avete presa?
In realtà è molto peggio di così.
Mi credereste se vi dicessi che la mummia è viva? Lo so, io stessa mi prenderei per pazza. Io, che da sempre ho un’indole positivista. “Provare per credere”.
Eh sì, solo che non potevo non crederci visto che Reshef ha ripreso vita davanti ai miei occhi, mandando a farsi friggere tutte le mie certezze. E la mia tranquillità.
Già. Avete mai provato a vivere con un faraone? Non è sempre la personcina più docile del pianeta. Soprattutto quando si mette in testa qualcosa. Tipo di recuperare i suoi vasi canopi, cosa che gli permetterà di riprendere sembianza umane… O di scoprire chi lo ha ucciso.
Beh, risolvere un mistero di 3000 anni fa, certo, che ci vuole?

Prima di tutto ringrazio moltissimo la scrittrice Harriet Joking per questa bellissima collaborazione e mi scuso per il ritardo, ma il suo libro autoconclusivo mi è piaciuto davvero molto e quindi eccomi qui per recensirlo!

Tutto ha inizia l'ultimo giorno di scuola della protagonista, Daphne, proprio durante la gita al Museo di Archeologia e Storia dell'Antico Egitto di Washington organizzata dal suo professor di storia. Affascinata da tutti quei reperti si innoltra da sola fino ad arrivare a delle salette piene di sarcofagi impreziositi da intarsi d'orati e da brillanti pietre preziose. 
E proprio in quel momento un improvviso terremoto fa cadere tutti i reperti e un sarcofago schiantandosi a terra si apre, facendo scivolare a terra una mummia. Nella confusione proprio quest'ultima sussurra una flebile richiesta d'aiuto che Daphne non riesce a ignorare e da qui inizierà la nostra avventura!
Infatti questa mummia non è nient'altro che il magnifico e unico figlio degli dei, il faraone Reshef, ignaro del fatto che sia morto ormai da secoli e che il suo regno non esiste più... Ma mai dire mai! Insieme ai suoi servi Hapu e Neshi scombussoleranno parecchio la vita tranquilla della protagonista! 

Daphne verrà catapultata in una realtà totalmente nuova, tra vasi canopi da trafugare e l'indagine sulla verità a proposito del misterioso assassigno del faraone, divisa tra presente e passato, dovrà mettercela tutta per capire che a volte la logica deve cedere il posto alla magia!

Devo ammettere che ho fatto fatica a leggere i primi capitoli, ma non per lo stile o il ritmo della narrazione che inizia calma e cresce piano piano, dando anche spazio a scenette divertenti e altre più intriganti, ma per un mio personale mood. Una volta superata questa fase sono stata catturata e ho letto gli ultimi capitoli molto rapidamente. 

Daphne non è la tipica protagonista dei romanzi fantasy o romance, è molto razionale e ricerca la logica in ogni cosa che le succede e per questo da una parte l'ho apprezzata e dall'altra non mi ci sono molto rispecchiata, ma questo tratto del suo carattere è essenziale per notare il suo sviluppo durante tutto il romanzo. 

Dall'altra parte vi è una completa contrapposizione con il protagonista maschile l'affascinante mummia (lo so è strano usare questo aggettivo riferito a una mummia, ma se leggerete questa storia vi assicuro che capirete le mie motivazioni)  Reshef, un vero e proprio faraone morto assassinato in circostanze misteriose! Lui è l'opposto di lei e si nota in tutto ciò che dice o fa, credendo negli dei e scoprendo al proprio risveglio di avere a sua volta dei poteri. 

Altri personaggi minori fanno da contorno alla storia, alcuni più stereotipati di altri, con qualche macchietta comica rappresentata dai due servitori di Reshef e dal migliore amico di Daphne, Ethan.
Mi sono piaciuti tutti e mi hanno fatto divertire molto, a metà libro ho iniziato ad appassionarmi sempre di più e ho apprezzato gli ultimi colpi di scena fino alla fine, anche se quella è stata un po' sbrigativa purtroppo, ma mi ha fatta anche sorridere. 


V A L U T A Z I O N E : ⭐⭐⭐


Conclusione:
Insomma, una trama interessante e una narrazione semplice e accattivante, ricca anche di sentimenti, ottima per chi cerca una lettura leggera e che riesca a strappare dei sorrisetti divertiti! 

A presto con il prossimo libro! 

Jess 🌹

venerdì 24 aprile 2020

Recensione: "Il segreto di Volta Stellata" di Giulia Pontarollo


Eccoci di nuovo qui, sintonizzati su Lettrice di Note, con la presentazione di un romanzo rosa storico di una giovane scrittrice emergente puramente made in Italy.
Si tratta de "Il segreto di Volta Stellata" di Giulia Pontarollo edito Mille Battute e pubblicato per la prima volta il 13 febbraio 2020.



Genere: Romanzo rosa con ambientazione storica

Casa editrice: Mille Battute

Prima pubblicazione: febbraio 2020

Lunghezza: 176 pagine

Prezzo: 9,76 euro (cartaceo) 

Link per l'acquisto: Clicca qui

Trama:

Nella Firenze rinascimentale Ludovico Eynard Liliun, un giovane conte in debito con la potente famiglia dei Medici, salva una bellissima e umile filatrice da un atto di violenza. Intrighi, lotte di potere, gelosie e tradimenti fanno da sfondo alla nascita del loro profondo sentimento, ostacolato dall'appartenenza a classi sociali diverse e dal rancore del Granduca Cosimo. Nella tenuta di Volta Stellata degli Eynard Liliucan pare sia nascosto un patrimonio che potrebbe porre fine alle preoccupazioni di Ludovico, purché non cada prima nelle mani sbagliate. 


Questa storia è nata da prima sul web, esattamente sulla piattaforma di Wattpad, per poi, in seguito a un'opera di limatura, arrivare al prodotto che oggi possiamo trovare nelle nostre mani e che Mille Battute Edizioni mi ha permesso di recensire attraverso una collaborazione, quindi sarò molto schietta e sincera.

Devo iniziare con l'affermare che io sono un'amante del Rinascimento e considero Firenze la città della vita, se potessi decidere dove comprare casa sedutastante scegliere sicuramente lei, la culla dell'arte e dei grandi maestri della letteratura. In particolare negli ultimi anni ho provato un interesse e un amore sempre più crescente nei confronti della famiglia che ha contribuito maggiormente a rendere Firenze una delle città più potenti e ricche dell'intera Italia durante il Rinascimento: i Medici.
Ma questa mia nuova lettura mi ha portato a cambiare ottica nei loro confronti, poichè in questo libro il Granduca di Firenze riveste il ruolo di antagonista, ma iniziamo con ordine. 


Eccoci nella meravigliosa Firenze nell'anno domini 1547, catapultati nella vita complicata di Ludovico Eynard Liliun, un giovane conte caduto in disgrazia a causa della morte prematura del padre e ai debiti che quest'ultimo aveva contratto al gioco. Si denota subito come Ludovico sia un giovane coscienzioso e di tutt'altra pasta rispetto al padre, la caratterizzazione del personaggio è messa in risalto dai suoi gesti e dai suoi modi. 
Come viene subito presentato anche un'altro personaggio chiave di questa storia noto a tutti gli abitanti di Firenze come l'Eremita, una figura leggendaria di cui non si sa niente ma che ha praticamente cresciuto il nostro protagonista. 
Altra figura alla base della storia è la giovane filatrice Dafne, di umilissime origini e che denota un grosso cambiamento lungo lo sviluppo delle vicende, è l'unico personaggio la cui evoluzione viene modellata e risaltata lungo il proseguo della storia. 
Invece la caratterizzazione di tutti gli altri è appena abbozzata, fanno da contorno in vicende che Ludovico affronta in modo egreggio, con uno spirito e un comportamento molto moderno anche nei confronti della figura della donna che per i tempi denota forse una lieve incongruenza storica, ma la cosa è così insita nel suo spirito che non si può fare a meno di apprezzarlo e affezionarsi. 

Se da un lato riesci bene a immergerti nella storia per la vicinanza con questo personaggio e per la vicinanza con Dafne, dall'altra non riesci a entrarvi completamente per le poche e basiche descrizioni dei luoghi, nella maggior parte del testo prevalgono i dialoghi alle parti descrittive che sono brevi e lineari. Un peccato perché Firenze avrebbe mille cose da dire, mille sfumature da cogliere e invece è frenata, relegata a un posto di nome. 

L'intreccio del romanzo è ricco di sfacetature e misteri che incuriosiscono e stuzzicano, ma che vengono trattati con una certa superficialità, e la loro risoluzione a volta è rapida e non lascia il brivido della scoperta al lettore. Un vero peccato perchè la scrittrice ha creato un bel gruppo di personaggi particolari con una storia personale interessante e complessa, ma gli ha dato poco margine di movimento. Tuttavia si riescono ad apprezzare lo stesso, anche se ti fanno sorgere diversii dubbi e la cosa positiva è che rispondono quasi sempre ai nostri quesiti!

La scrittura e lo stile dell'autrice è piacevole e scorrevole, ho divorato questo libro in un giorno!, inoltre è capace di usare i termini appropriati per l'epoca. L'unica pecca che ho notato è l'utilizzo di un nome inglese moderno (Ace) nel mezzo di un racconto storico ambientato in epoca rinascimentale e il finale che ovviamente non ho intenzione di spoilerare, ma che costituisce una grosso errore storico per chi conosce la fine della dinastia medicea. 

Tirando le fila del discorso devo dire che è stata una lettura interessante, una penna fresca e giovane che può risultare anche promettente con ancora un po' di lavoro da fare davanti, ma consiglio di tenerla d'occhio! 

V A L U T A Z I O N E : /5

Conclusione
Libro interessante e frizzante, un intrattenimento piacevole per tutti coloro che amano le storie d'amore medioevali e i misteri da svelare, con un cavaliere pronto a salvare la fanciulla, ma in cui i ruoli si possono benissimo ribaltare.
Consiglio questa lettura per gli amanti dei misteri e delle love story impossibili, ma destinate sempre a un bellissimo lieto fine!

Al prossimo incontro con una nuova recensione!

Jess

martedì 21 aprile 2020

Recensione: "Undici Minuti" di Paulo Coelho


Ben ritrovati miei cari lettori a una nuova recensione, qui su Lettrice di Note!
Oggi vorrei parlarvi di un libro che parla d'amore e della sua ricerca, anche involontaria ma continua, un libro che disarmante e magnifico.
Sto parlando di Undici Minuti di Paulo Coelho edito Bompiani.




Genere: Romanzo, narrativa


Casa editrice: Bompiani


Prima pubblicazione: 2003


Lunghezza: 260 pagine


Prezzo: 12,35 euro(cartaceo)


Link per l'acquistoClicca qui


Trama

"Il mio obiettivo è comprendere l'amore." Così scrive Maria, la protagonista, all'inizio del suo diario. Maria è una ragazza del sertão brasiliano che, dopo aver incontrato un impresario teatrale sulla spiaggia di Rio de Janeiro, si lascia sedurre dal miraggio di una vita diversa. Trasferitasi a Ginevra, sfumato rapidamente il sogno di lavorare come ballerina di samba, la ragazza, con l'ingenuo cinismo di chi non ha ancora conosciuto il vero amore, affronterà la vita come un'avventura, cercando di conoscere il mondo e l'anima delle persone attraverso la lente dei fugaci incontri che la sua attività le impone, finché un pittore non saprà aprirle le porte di una nuova consapevolezza.



Un romanzo che sembra raccontare in chiave moderna e disincantata una fiaba e allo stesso tempo un percorso di formazione, in grado di farti conoscere in profondità cosa significa essere donna e cercare l'amore, scegliendo e sbagliando, sempre alla ricerca di qualcosa che cambi il tuo destino.
Devo dire che è stato il primo libro che ho letto di Coelho, sapevo già della sua fama, ma la sua narrazione mi ha completamente rapita. Riesce a parlare di tematiche difficili e anche abbastanza personali in modo poetico, con una semplicità e uno stile davvero unico. 


Maria è una ragazza bellissima, di un piccolo villaggio del Brasile, che fin da piccola sogna il principe azzurro, ma la vita fin dal suo primo amore la riporta alla realtà con una serie di delusioni e dispiaceri, che la porteranno a scoprire da sola la propria sensualità e maturare l'idea che non esiste il vero amore. Cresciuta in un ambiente pieno di tabù, dove l'amore fisico è visto come peccato se non dopo il matrimonio, arriva a una grande svolta che le cambierà la vita ancora giovanissima.
Una figura enigmatica e piena di contrasti quella delineata dalla penna di Coelho in modo magistrale, dove convivono antitesi e dove gli stereotipi cadono, perdendo importanza.
Lo stile è molto accattivante, con frasi brevi e incisive, descrizioni essenziali soprattutto per quanto riguarda  sentimenti e sensazioni, tutto incentrato sulla mente e lo sviluppo interiore della protagonista che potrebbe essere una donna qualsiasi se fosse nata nel nostro Paese, ma invece no, ci mostra un'altra facciata di noi stessi e dell'essere umano. 


Viene catapultata a Ginevra, con promesse di gloria come ballerina, ma poi ben presto si ritrova di nuovo disincantata e persa. 
Sceglie se stessa, di farcela da sola, ormai il miraggio del grande amore è lontano, ma persiste ancora in una parte di lei. 

Si tratta di un viaggio all'interno della figura femminile, pure tutti coloro che incontrerà sul proprio cammino presenteranno tipi diversi di amore, mostreranno come a volte l'amore fisico si scambi con quello del cuore con tanta facilità, mischiando bisogni e fughe. 
Mostra come una sola donna possa vestire molteplici panni con disinvoltura, perché alla fine ogni donna è allo stesso tempo figlia, sorella, moglie, madre, prostituta, santa e confidente. 

" Per tutta la vita, ho concepito l'amore come una sorta di schiavitù accettata. è una menzogna: la libertà esiste solo quando è presente l'amore. Chi si abbandona totalmente, chi si sente libero, ama al grado estremo. [...]
Nell'amore non si può ferire nessuno. Ognuno di noi è responsabile di quello che prova, e non può incolparne l'altro. [...] Oggi sono convinta che non si perde nessuno, visto che non si possiede nessuno. 
Questa è l'autentica esperienza della libertà: avere la cosa più importante del mondo, senza possederla."



V A L U T A Z I O N E : 4,5 / 5 stelle


Non ho voluto dare il massimo, perchè sono certa che ci saranno molti altri libri di Coelho che mi piaceranno moltissimo e voglio partire con questa valutazione, per questa meravigliosa storia. 

Un libro che a dir il vero insegna attraverso immagini comuni e nuove scoperte, dove diverse realtà possono convivere sulla stessa pagina e a volte persino nella stessa frase, una accanto all'altra. 

Una storia bellissima, che elimina qualsiasi pregiudizio e che potrebbe essere davvero una piacevole lettura per tutti, per riscoprire il vero significato del verbo amare, in tutte le sue declinazioni. 

Al prossimo libro!

Jess


venerdì 10 aprile 2020

Recensione: "Continens - Le verità imperfette" di Federica Taddia


Ben ritrovati miei cari lettori, sempre qui su Lettrice di Note! Oggi vi voglio presentare Continenes - Le verità imperfette di Federica Taddia, edito Mille Battute



Genere: Narrativa


Casa editrice: Mille Battute


Prima pubblicazione: settembre 2019


Lunghezza: 102 pagine


Prezzo: 9,98 euro (cartaceo)


Link per l'acquistoClicca qui



Trama:
Toni è un ragazzino ferrarese cresciuto in una famiglia segnata da un grave incidente. Durante il suo percorso di crescita dall’adolescenza alla maturità realizza che le persone sono contenitori al cui interno, nel caotico composto di esperienze, memorie e pulsioni, si cela un’anima unica e straordinaria. Continens parla di legami familiari, di amicizia, amore e fratellanza e sfrutta la delicata metafora di uno zainetto malconcio, compagno del protagonista nel corso della sua vita, che al momento opportuno fornirà la chiave per rivelare un passato misterioso e modificare il futuro.


Dunque, questa recensione sarà un po' diversa dal solito, perché nasce da una collaborazione, quindi ringrazio anche l'autrice Federica Taddia che mi ha permesso un ulteriore confronto privato per analizzare meglio questo libro, e vi do il benvenuto in una storia completamente made in Italy, dalle ambientazioni ai personaggi. 


Questa storia mi è sembrata un vero e proprio viaggio, non solo fisico del protagonista, ma soprattutto interiore, che inizia proprio quando Toni scopre che c'è una parte della sua vita che non ha mai conosciuto e decide di ritrovare sè stesso, cercando di riunire i ricordi del passato con il dono del suo presente. Un racconto lineare e piacevole, con uno stile semplice e molto sintetico, che va dritto al cuore delle azioni e dei personaggi senza perdersi in fronzoli.
Devo dire che la pecca che ho trovato è stata la mancanza di descrizioni dei personaggi se non quelle strettamente essenziali, che sono le prime cose che riescono a farmi immaginare gli attori di una storia ma che qui sono stati molto trascurati, puntando più sui sentimenti del protagonista, che fanno filtrare ogni cosa dalla sua mente. Penso sia stata una scelta dell'autrice, anche se non è stata molto nelle mie corde, devo dire che c'è chi apprezza.
Inoltre la maggior parte dei personaggi sono più macchie che fanno da contorno, non hanno una caratterizzazione propria e sembra che siano tutti "aiutanti" di Toni, straordinariamente accondiscendenti. Insomma, è una storia che si immerge in una vita apparentemente perfetta: il protagonista è un medico, vive con la propria ragazza e sono molto felici, tranne per un problema del passato che emerge sempre di più nella storia e che poi sarà la chiave per ricollegare il tutto. Vorrei dire ai futuri lettori di tener d'occhio lo zainetto, figura centrale che aiuta anche a dare un significato al titolo e a spiegarlo. 


Come mi ha detto anche l'autrice stessa: "Come nella vita, le persone pensiamo di conoscerle ma in fondo non è così e, come con uno zaino,  tiriamo fuori una cosa dopo l'altra per scoprirne il contenuto." 



V O T A Z I O N E : 3/5 stelle⭐



Un libro carino, forse un pochino affrettato per quanto riguarda la risoluzione finale degli ultimi capitoli, in cui già si può intuire cosa succederà e come terminerà, ma nel complesso gradevole anche se devo ammettere che personalmente non mi ha entusiasmata tanto come promettevano i primi capitoli.

Una storia di quotidianità, di vita e di famiglia, con metafore e personificazione di oggetti molto carine, quasi poetiche, che rendono accattivanti i primi capitoli e che poi si perdono un po' per dare spazio al viaggio personale del protagonista. 
Un percorso da seguire e un finale che in questo momento farebbe bene a tutti leggere, perché è di grande speranza. 

E vorrei finire con questa semicitazione: si deve conoscere il contenente per sapere il contenuto

Alla prossima recensione!



Jess




lunedì 6 aprile 2020

Recensione: "Luna Nera - Le città perdute" di Tiziana Triana


Genere: Fiction storica, dark fantasy

Casa Editrice: Sonzoglio

Prima pubblicazione: 28 novembre 2019

Lunghezza: 527 pagine

Prezzo: 18,05 euro (cartaceo)

Link per l'acquistoClicca qui


Trama: 

Italia, Diciassettesimo secolo. Adelaide (Ade), sedici anni, corre e tiene per mano Valente, suo fratello, che è ancora un bambino. Deve scappare da Torre Rossa e dalla casa in cui è cresciuta, perché l’accusa che le pende sulla testa porta dritta al rogo: stregoneria. Già qualche giorno prima, al mercato, avrebbe rischiato di essere linciata, se non fosse accorso in suo aiuto Pietro, un giovane attraente che è appena tornato al villaggio dopo gli studi a Roma. Nella campagna laziale, tra le torri di guardia dismesse dell’esercito romano, boschi frondosi e ruscelli, riparato da un muro di rovi, si nasconde un gruppo di donne che si sussurra pratichino la magia nera. Nessuno sa chi siano né da dove vengano; reclutano e proteggono ragazze come Ade, che la società ha messo al bando. È qui – in un mondo di sole donne, ciascuna delle quali ha una storia avventurosa alle spalle – che Ade e il suo fratellino trovano rifugio e vengono iniziati alle arti del gruppo. A questa comunità femminile in odore di stregoneria danno una caccia spietata i benandanti, capitanati da Sante, il padre di Pietro: una congrega di uomini forti che hanno un solo nemico – le streghe – e un potente sostenitore – la Chiesa cattolica. Solo che Pietro non crede nelle streghe, e soprattutto si è innamorato di Ade dal primo momento in cui l’ha vista.

Benvenuti miei cari lettori, pronti a iniziare una nuova settimana in compagnia di un nuovo libro?
Questo lunedì voglio portarvi indietro nel tempo, esattamente nel Medioevo, ai tempi della tirannia della Sacra Inquisizione e della nascita delle streghe, definite così qualsiasi delle donne che uscisse dagli schemi prefissati dai loro padri e dalla Chiesa.
Ci immergiamo in un'Italia lontana dalla nostra, un'Italia piena di superstizione e profezie, di sortilegi e conoscenza, di soprusi e paura. 
In questo luogo pieno di contraddizioni si sviluppa il romanzo Luna Nera - Le città perdute di una bravissima Tiziana Triana; si tratta della storia di Adelaide Bruno, chiamata da tutti Ade e di suo fratello Valente, lei additata come strega ingiustamente e lui per essere un bambino "strano". Sarà a causa di una serie di tragici eventi che verranno a contatto con le Città Perdute, un gruppo di donne ree solo di essere migliori degli uomini o semplicemente diverse dalle convenzioni del tempo, fuggite dalle loro vite dopo essere state accusate a loro volta di stregoneria. 

Questo romanzo pone in evidenza le differenze che intecorrono tra questo gruppo di donne e quello formato solo da uomini, i Benandanti, che si definiscono i prescelti da Dio per combattere quelle che loro definiscono nuove eresie e, soprattutto, la stregoneria.  Sembra quasi assurdo come questi due schieramenti siano così diversi da ciò che dovrebbero essere, come le differenze facciano risaltare coloro che dovrebbe stare dalla parte del Bene come invece solo della gente ignorante, incapace di distinguere lo studio e la conoscenza dalle superstizioni e le credenze più false. 
Dall'altra parte le Città Perdute sono così moderne e così fuori dagli schemi da renderle in automatico simpatiche al lettore, che non riesce a credere a quello che le donne dovevano subire in quei tempi. 

Le ricostruzioni nitide e attente coinvolgono e lasciano esterefatti, mostrando quanto l'autrice si sia informata e abbia studiato la situazione delle donne durante gli anni bui del Medioevo. Le descrizioni sono magnifiche e attente con una narrazione curata e scorrevole, la storia aumenta di ritmo mano a mano che si va avanti e io personalmente mi sono trovata a fare il tifo fino all'ultimo. Le ultime pagine sono piene di colpi di scena e di una serie di capovolgimenti che lasciano senza parole. 

Insomma, personaggi complessi e con  storie che vengono scoperte mano a mano, caratteri approfonditi per comprendere meglio e quasi cercare di far simpatizzare il lettore con tutti per mostrare ogni persona così com'è: umana e per questo capace di sbagliare, a volte inconsciamente e a volte proprio per scelta. 

Ho adorato questa storia, anche se mi ha lasciata con molte domande e con una voglia matta di leggere il sequel, ma per ora mi limiterò a consigliarlo a tutti coloro che cercano tutto questo: coinvolgimento, personaggi a 360°, ricostruzioni quasi perfette e misteri

Devo dire che di fantasy in questo primo libro c'è ancora poco, tutto è incentrato sulle superstizioni e lo studio, tutto sembra incredibilmente realistico e solo negli ultimi capitoli inizia a ribaltarsi, anche per questo arrivata alla metà del libro mi sono iniziata a chiedere cosa stessi leggendo esattamente, perché di "magico" per ora c'era stata solo l'incredibile ignoranza che dilagava tra il popolo e il tasso di ingiustizie subite da chiunque fosse visto come "impuro" e "diverso". 
Per questo consiglierei questo romanzo anche a chi non è avvezzo al fantasy, perché sarebbe un buon primo approccio per chi non vuole esagerare con il soprannaturale e vuole poter credere a quello che legge. 

Qui è tutto realistico da far male, e io personalmente sono molto entrata in empatia con i personaggi. 

Quindi per concludere: un libro che merita e che ho molto apprezzato, quindi la mia valutazione non sarà una grossa sorpresa e per questo ho deciso di metterla infondo apposta!



V A L U T A Z I O N E : 5 / 5⭐



Al prossimo libro e alla prossima recensione! 

Jess





lunedì 30 marzo 2020

Recensione: "Le sorelle" di Claire Douglas



Genere: Psico thriller, suspance


Casa editrice: Casa Editrice Nord


Collana: SuperTEA


Prima pubblicazione: 13 agosto 2015


Lunghezza: 333 pagine


Link per acquistarloClicca qui




Quando si inizia un libro è come entrare in punta di piedi nella vita di qualcun altro: se la storia è scritta bene fa persino dimenticare di se stessi o fa risaltare la propria personalità, semplicemente attraverso uno scontro col comportamento di alcuni personaggi e concordare con quello di altri. 
Fa ragionare e riflettere. 
Alcuni libri hanno il dono di continuare a restare in testa anche dopo aver chiuso le loro pagine, come se volessi entrarci e cambiare qualcosa o anche solo per trovare una soluzione e la spiegazione di una determinata azione di un personaggio. 

A me è successo durante la lettura de "Le sorelle" di Claire Douglas, un psico thriller coinvolgente, pieno di colpi di scena e retroscena inaspettati. 
Mi aveva attirata da subito la copertina e poi leggendo la trama mi aveva incuriosita ulteriormente: 


La vede ovunque: al bar, alla fermata dell'autobus, al supermerato. Ogni volta, per un istante, Abi dimentica che sua sorella Lucy è morta da oltre un anno. E, ogni volta, Abi rimane delusa. Ha tagliato i ponti con famiglia e amici e si è trasferita in un'altra città, nella speranza di cominciare una nuova vita, ma è stato inutile. Eppure, quando incontra Bea, Abi ha l'impressione di avere una seconda occasione. Perchè quella ragazza è identica a Lucy in tutto e per tutto. Inoltre, anche lei ha un gemello, Ben, perciò può comprendere il vuoto che sente Abi. E si propone di colmarlo, accogliendola nella casa che divide col fratello. Se con Bea è stata un'affinità istantanea, con Ben è amore a prima vista. Ma c'è qualcosa che non va. All'inizio è solo una sensazione, ma poi arrivano le fotografie strappate e gli oggetti spariti dalla sua camera. Forse Bea è gelosa per la relazione del fratello? Abi quasi spera che sia così. Altrimenti significherebbe che qualcuno ha scoperto il suo segreto... 

Ora vi sfido a non essere un minimo curiosi.
Io sono la regina delle curiosone, fin da quando ero piccola, e una trama del genere mi ha letteralmente obbligata a fiondarmi in cassa e acquistare il suddetto testo immediatamente! 
Anche se devo dire di non aver ottenuto quello che stavo cercando, la storia è fitta di personaggi e storie nascoste che avevano un grosso potenziale, ma le interazioni tra essi non sono state completamente curate come meritavano.
L'ho letto nell'arco di due giorni, una pagina tira l'altra e a un certo punto non si capisce più da che parte stare fino alle battute degli ultimi capitoli che ribaltano ogni cosa e lasciano completamente sbigottiti.  

Partiamo in un giorno di pioggia con un incontro casuale tra la nostra protagonista, Abi, e una ragazza che somiglia in modo straordinario alla sua gemella Lucy, morta in un incidente tempo prima. Da qui si capisce subito che Abi non ha ancora superato la perdita, che è stata seguita da uno psichiatra e che deve prendere giornalmente delle medicine per evitare la depressione. 
Ma l'incontro con questa ragazza ribalta completamente la sua vita e si lascia trascinare in quella di Bea, ricca e desiderabile. Lei sembra la ragazza perfetta, sembra poterla capire o almeno all'inizio è così. 
Almeno finché Abi non incontra Ben, il gemello di Bea
Qui la situazione inizia a precipitare, con piccoli incidenti che crescono mano a mano come una valanga. 
Si vede la tensione aumentare ad ogni pagina fino alle ultime battute finali che rivelano ogni cosa. 
In modo assurdo e grottesco.  

Insomma questo libro tratta in modo delicato e allo stesso tempo crudo diverse tematiche che mi hanno fatto molto riflettere, tra cui la morte di un famigliare che Abi affronta come se fosse anche la morte di una parte di sè che non riesce più a recuperare, la difficoltà di relazionarsi con altre persone quando si ricerca qualcun altro in loro e anche come certi segreti possano rovinarti dall'interno, segreti che ognuno affronta in modo diverso. C'è chi ne esce alla fine rinforzato e chi al contrario si lascia annientato, ma per propria scelta.  

La scrittura è scorrevole e i capitoli, inizialmente più lenti, poi si fanno fitti di avvenimenti, deduzioni, vicende e ricordi che mutano continuamente la visione delle cose. Finché non capisci più chi sia la vittima e se ce ne sia davvero  solo una o da che parte stare. 
Tuttavia devo dire che l'alternanza di alcuni capitoli scritti in prima persona dal punto di vista di Abi e di quelli in terza da parte di Bea fanno perdere un po' la linearità della storia e l'incanto del coinvolgimento. 

I personaggi rimangono stabili caratterialmente, salvo alcuni piccoli mutamente, ma è anche difficile riuscire ad afferare e definire ogni attore in questo spettacolo psicologico di ombra e luce, dove i confini non sono mai netti. Ognuno nasconde un terribile segreto e sembra stiano tutti cercando di riscattarsi, di liberarsi dai fantasmi del passato... Ma chi sta mentendo?
Non si capisce, a una certa i capitoli si alternano tra la visione di Abi e quella di Bea, ognuna di queste riporta fatti diametralmente opposti, ma raccontando i medesimi episodi che coinvolgono entrambe. 
Queste scene mi hanno fatto molto riflettere sul significato di cambiare punto di vista e su come le cose possano andare in modo diverso da una sola e piccola variazione. 
Un po' come un teatrino degli equivoci. 


V A L U T A Z I O N E ,5/5



Una storia intricata e narrata in modo semplice e pulito, adatta a tutti coloro che vogliono un brivido e una trama neanche troppo banale, da leggere facilmente in questi giorni tranquilli come piacevole distrazione!


Alla prossima recensione, sempre qui su Lettrice di Note!

Jess

sabato 7 marzo 2020

Serietvmania: THE RESIDENT


Genere: drammatico, medico
Stagioni: 2
Episodi: 37 (42 min.)
Anno: 2018 - in produzione
Casa di produzione: Fuqua Films, 2 Arts Entertainment, Up Islinds films, 20th Century Fox Television
 

Voto: 4,5 / 5 ⭐


Ogni volta che devo iniziare una serie televisiva inizio col vedere il primo episodio e se mi prende poi me la scarico tutta o divento una di quelle che si piazzano sul divano con tante schifezze da contorno in attesa che inizi la sigla e pronta a non perdermi nulla, a meno che lo studio non me lo impedisca e allora poi sono pronta a recuperarla il prima possibile. 

Ecco, questa serie ha fatto subito parte della seconda categoria, l'ho letteralmente divorata insieme a mia mamma, anche lei fan degli sceneggiati ambientati in ospedale! E questa è stata letteralmente una scoperta, non solo tratta di medici un po' anticonformisti ma soprattutto dei rapporti umani che si formano tra paziente e medico, di tutte quelle dinamiche che non per forza devono coinvolgere l'amore fisico o in senso stretto, ma anche quello lato, quello dell'affetto che unisce il malato alla propria infermiera. 
Mostrano come questo mestiere sia una vera vocazione e dimostrano come spesso ci si debba scontrare con problemi burocratici ed economici, in un ospedale americano dove vige la cura a condizione che il paziente abbia un'assicurazione e i soldi per pagare. 

I medici che lottano per mettere al primo posto il paziente, come hanno espresso nel giuramento di Ippocrate, ma continuamente ostacolati da superiori senza scrupoli votati alla legge economica e al proprio ego, che non vogliono cedere per paura di cadere nell'oblio e sfruttano qualsiasi cosa per affermare un vecchio valore ormai perso.  

Ho adorato la caratterizzazione dei personaggi e le culture che si scontrano e si mischiano, le storie personali di ognuno che affascinano e raccontano di società differenti. 
C'è il nuovo medico specializzando fresco di studi ad Harvard e pieno di ideali, Devon Pravesh, subito affidato alla supervisione del dottor Conrad, specializzando all'ultimo anno dai metodi rudi e poco convenzionali, il carattere cinico che nasconde una profonda morale e una lealtà assoluta per i propri pazienti. L'infermiera Nicolette Nevin brillante e altruista che ha avuto una relazione con Conrad ma con cui si è lasciata, pur amandosi ancora reciprocamente, che mette in risalto l'importanza del suo lavoro, pur essendo brillante e avendo avuto da molti l'incoraggiamento a diventare medico, lei persiste nel suo ruolo perché non vuole rinunciare alla vicinanza che solo lei riesce a mantenere col paziente. 
Il giovane chirurgo brillante e talentuosa Mina Okafor, ricattata per il suo permesso di soggiorno legato agli studi e alla propria borsa di studio da parte del dottor Bells,  vero e proprio antagonista della serie legato al denaro e alla gloria passata, che continua ad operare malgrado non sia più in grado per un tremore alle mani, solo per estinguere i propri debiti. 

Le vicende ruotano intorno ai protagonisti, alle storia personali e non, ai rapporti umani e alle scoperte scientifiche che animano il mondo degli ospedali e della sanità americana. 
Una serie tv che merita davvero moltissimo e che vi suggerisco di vedere assolutamente! 

Alla prossima, sempre qui su Serietvmania!

Jess