lunedì 30 marzo 2020

Recensione: "Le sorelle" di Claire Douglas



Genere: Psico thriller, suspance


Casa editrice: Casa Editrice Nord


Collana: SuperTEA


Prima pubblicazione: 13 agosto 2015


Lunghezza: 333 pagine


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Quando si inizia un libro è come entrare in punta di piedi nella vita di qualcun altro: se la storia è scritta bene fa persino dimenticare di se stessi o fa risaltare la propria personalità, semplicemente attraverso uno scontro col comportamento di alcuni personaggi e concordare con quello di altri. 
Fa ragionare e riflettere. 
Alcuni libri hanno il dono di continuare a restare in testa anche dopo aver chiuso le loro pagine, come se volessi entrarci e cambiare qualcosa o anche solo per trovare una soluzione e la spiegazione di una determinata azione di un personaggio. 

A me è successo durante la lettura de "Le sorelle" di Claire Douglas, un psico thriller coinvolgente, pieno di colpi di scena e retroscena inaspettati. 
Mi aveva attirata da subito la copertina e poi leggendo la trama mi aveva incuriosita ulteriormente: 


La vede ovunque: al bar, alla fermata dell'autobus, al supermerato. Ogni volta, per un istante, Abi dimentica che sua sorella Lucy è morta da oltre un anno. E, ogni volta, Abi rimane delusa. Ha tagliato i ponti con famiglia e amici e si è trasferita in un'altra città, nella speranza di cominciare una nuova vita, ma è stato inutile. Eppure, quando incontra Bea, Abi ha l'impressione di avere una seconda occasione. Perchè quella ragazza è identica a Lucy in tutto e per tutto. Inoltre, anche lei ha un gemello, Ben, perciò può comprendere il vuoto che sente Abi. E si propone di colmarlo, accogliendola nella casa che divide col fratello. Se con Bea è stata un'affinità istantanea, con Ben è amore a prima vista. Ma c'è qualcosa che non va. All'inizio è solo una sensazione, ma poi arrivano le fotografie strappate e gli oggetti spariti dalla sua camera. Forse Bea è gelosa per la relazione del fratello? Abi quasi spera che sia così. Altrimenti significherebbe che qualcuno ha scoperto il suo segreto... 

Ora vi sfido a non essere un minimo curiosi.
Io sono la regina delle curiosone, fin da quando ero piccola, e una trama del genere mi ha letteralmente obbligata a fiondarmi in cassa e acquistare il suddetto testo immediatamente! 
Anche se devo dire di non aver ottenuto quello che stavo cercando, la storia è fitta di personaggi e storie nascoste che avevano un grosso potenziale, ma le interazioni tra essi non sono state completamente curate come meritavano.
L'ho letto nell'arco di due giorni, una pagina tira l'altra e a un certo punto non si capisce più da che parte stare fino alle battute degli ultimi capitoli che ribaltano ogni cosa e lasciano completamente sbigottiti.  

Partiamo in un giorno di pioggia con un incontro casuale tra la nostra protagonista, Abi, e una ragazza che somiglia in modo straordinario alla sua gemella Lucy, morta in un incidente tempo prima. Da qui si capisce subito che Abi non ha ancora superato la perdita, che è stata seguita da uno psichiatra e che deve prendere giornalmente delle medicine per evitare la depressione. 
Ma l'incontro con questa ragazza ribalta completamente la sua vita e si lascia trascinare in quella di Bea, ricca e desiderabile. Lei sembra la ragazza perfetta, sembra poterla capire o almeno all'inizio è così. 
Almeno finché Abi non incontra Ben, il gemello di Bea
Qui la situazione inizia a precipitare, con piccoli incidenti che crescono mano a mano come una valanga. 
Si vede la tensione aumentare ad ogni pagina fino alle ultime battute finali che rivelano ogni cosa. 
In modo assurdo e grottesco.  

Insomma questo libro tratta in modo delicato e allo stesso tempo crudo diverse tematiche che mi hanno fatto molto riflettere, tra cui la morte di un famigliare che Abi affronta come se fosse anche la morte di una parte di sè che non riesce più a recuperare, la difficoltà di relazionarsi con altre persone quando si ricerca qualcun altro in loro e anche come certi segreti possano rovinarti dall'interno, segreti che ognuno affronta in modo diverso. C'è chi ne esce alla fine rinforzato e chi al contrario si lascia annientato, ma per propria scelta.  

La scrittura è scorrevole e i capitoli, inizialmente più lenti, poi si fanno fitti di avvenimenti, deduzioni, vicende e ricordi che mutano continuamente la visione delle cose. Finché non capisci più chi sia la vittima e se ce ne sia davvero  solo una o da che parte stare. 
Tuttavia devo dire che l'alternanza di alcuni capitoli scritti in prima persona dal punto di vista di Abi e di quelli in terza da parte di Bea fanno perdere un po' la linearità della storia e l'incanto del coinvolgimento. 

I personaggi rimangono stabili caratterialmente, salvo alcuni piccoli mutamente, ma è anche difficile riuscire ad afferare e definire ogni attore in questo spettacolo psicologico di ombra e luce, dove i confini non sono mai netti. Ognuno nasconde un terribile segreto e sembra stiano tutti cercando di riscattarsi, di liberarsi dai fantasmi del passato... Ma chi sta mentendo?
Non si capisce, a una certa i capitoli si alternano tra la visione di Abi e quella di Bea, ognuna di queste riporta fatti diametralmente opposti, ma raccontando i medesimi episodi che coinvolgono entrambe. 
Queste scene mi hanno fatto molto riflettere sul significato di cambiare punto di vista e su come le cose possano andare in modo diverso da una sola e piccola variazione. 
Un po' come un teatrino degli equivoci. 


V A L U T A Z I O N E ,5/5



Una storia intricata e narrata in modo semplice e pulito, adatta a tutti coloro che vogliono un brivido e una trama neanche troppo banale, da leggere facilmente in questi giorni tranquilli come piacevole distrazione!


Alla prossima recensione, sempre qui su Lettrice di Note!

Jess

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