lunedì 6 agosto 2018

Recensione: "L'estate nei tuoi occhi", Jenny Han

Genere: Teen fiction, Narrativa contemporanea
Prima pubblicazione: 2014 da Piemme





Ben arrivata a una nuova e afosa settimana di agosto, in cui le temperatura sfiorano quasi i 40° all'ombra  e noi tutti vorremmo essere in spiaggia a rinfrescarci con qualche nuotata o in montagna, al fresco, immersi nel verde di una natura che non smette mai di stupirci! 

Quest'oggi vi voglio presentare una lettura totalmente estiva, di quelle che devono assolutamente essere lette sotto l'ombrellone, magari sorseggiando qualche bibita ghiacciata. È un libro semplice, una storia quotidiana che porta il lettore a vivere una romantica estate tra ricordi e presente, mostrando una vita che potrebbe essere di ognuna di noi. 

Sto parlando de "L'estate nei tuoi occhi" di Jenny Han,  un libro non troppo complicato e che forse qualcuno riterrà banale, ma personalmente mi ci sono molto ritrovata... 

In parte perché fin da piccola anch'io avevo la concezione di dividere gli anni tra estati e inverni, raramente incontravo i miei così detti amici "estivi" d'inverno e viceversa, erano come due mondi separati e gli amori estivi duravano "una vita". Sono sempre stata una ragazza romantica, non posso negarlo. 


Un po' come Belly, la protagonista di questo romanzo, che fa parte della "The Summer Trilogy", una trilogia composta successivamente da "Non è estate senza te" e "Per noi sarà sempre estate", questi ultimi sono nella mia Wishlist e non vedo l'ora di poterli avere e leggere!



Dunque, questo libro racconta attraverso anche dei flashback le varie estati significative della protagonista Belly, sedici anni, che fin da piccola ha vissuto questa stagione con sua madre e suo fratello nella casa al mare di Susannah Fisher e dei suoi ragazzi, Conrad e Jeremiah. Così  ha iniziato a misurare il tempo in estati, per lei l'inverno è  solo una pausa tra un'estate  e l'altra che passa con gli amici di sempre: Jeremiah, il ragazzo su cui puoi sempre contare, e Conrad, quello che ti fa battere forte il cuore. 

E, finalmente,  l'estate che stava aspettando da una vita è  arrivata: i rsgazzi sembrano vederla in modo diverso, non più solo come la sorella di un loro amico... 

Una storia piena di sentimenti che racconta un'estate perfetta e anche tragica, poiché non ci sono solo rose e fiori, ma anche dolore e crescita... Perché  si sa che senza sofferenza non si può crescere e ben presto Belly dovrà farne personalmente esperienza, attraverso una tragedia che colpisce da vicino i ragazzi Fisher. 


Gli attimi, una volta persi, non si ritrovano. 
Sono persi per sempre. 
Da "L'estate nei tuoi occhi"

Personaggi reali, dalla difficile interpretazione, ogni avvenimento èfiltrato dallo sguardo di Belly, che narra in prima persona anche attraverso diversi ricordi la stotia delle sue estati, mostrando episodi semplici ma pieni di un significato autentico, mi sono ritrovata nel suo modo di vedere e amare continuamente Conrad, pur non essendo ricambiata. 

È una storia realistica, vera e narrata con voluta lentezza  perché  Belly ha aspettato tanto e c'è bisogno di tutta una preparazione prima di arrivare al culmine della vicenda. 

Una racconto leggero ed estivo adatto agli animi romantici e alle giovani ragazze ancora legate al loro primo amore, che amano sognare a occhi aperti. 

 Questo libro ha aperto una breccia nel mio cuore e non vedo l'ora di leggere l'intera  trilogia!

E voi, avete un libro estivo da consigliarmi? Avete mai letto questa storia e, se sì,  cosa ne pensate?


Al prossimo appuntamento settimanale, spero di averci incuriositi! 
Un abbraccio
Jess⚘

mercoledì 1 agosto 2018

Recensione: "La biblioteca dei morti", Glenn Cooper


Genere: Thriller, mistero, suspense


Casa editrice: Nord



Prima pubblicazione: 21 maggio 2009


Collana: Best TEA


Lunghezza: 299 pagine


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Ben ritrovata sul mio blog, miei cari lettori!

Ultimamente sto ritardando con le recensioni e mi dispiace davvero tanto, forse questo è dovuto anche alla mancanza di tempo e alle varie difficoltà che possono insorgere quando decidi di buttarti a capofitto in un'avventura simile!
Comunque, torniamoal libro della settimana: è uno dei thriller che mi ha maggiormente coinvolta, il racconto frammentato tra passato e presente incalza il lettore trascinandolo e coinvolgendolo sempre di più nella trama... sto parlando de La biblioteca dei morti di Glenn Cooper!


Personalmente, l'ho letto proprio ad agosto,  sotto l'ombrellone nella spiaggia del mio posto preferito che mi ha vista imparare a nuotare e a fare i tuffi in mare: la Liguria. 

Una storia intrigante, con personaggi veri e misteriosi, una storia nuova, non avevo mai letto nulla del genere e questo me lo fece piacere ancora di più. La copertina, con un alone di mistero intrinseca dalla luce che accarezza una biblioteca silenziosa, sembrava quasi catturare l'inquietante atmosfera silenziosa, interrotta solo dal rumore delle penne che raschiavano sulla pergamena, ininterrottamente, descritta nel libro. 

Avevo più o meno quattordici anni e avevamo preso quel libro come regalo per mia madre che compiva gli anni in quei giorni, di fatto lo lessi io prima di lei (come sempre) e ne rimasi letteralmente catturata.  



Trama:
Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un'abbazia sull'isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un'interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante. Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria. Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo. Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile. "Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo. Perché non esiste nulla di casuale. Perché la nostra strada è segnata. Perché il destino è scritto. Nella Biblioteca dei Morti."



Intrigante, vero? 



Devo dire che le tre linee temporali affascinano e sono ben descritte e argomentate, questo si deve anche al fatto che Glenn Cooper sia un archeologo e sia capace di approfondire e intervallare con grande maestria tempi e personaggi diversi conducendo il lettore in uno dei misteri più insiti nell'uomo: il destino

Il romanzo si apre nel 2009 a New York, una serie di morti apparentemente scollegate tra di loro per modus operandi iniziano ad attirare  l'attenzione, unica cosa in comune: le vittime il giorno prima della propria morte ricevono una cartolina  bianca con il loro indirizzo e il disegno stilizzato di una bara. 
Il caso viene affidato a Will Piper e a una giovane agente di nome Nancy Lipinski che seguiranno le tracce  e si innoltreranno in una storia che ha inizio nel anno domini 777 e che collegherà queste vicende  con anche i documenti custoditi nella famosa Area 51. 


Una storia che mi ha catturata, forse anche perché non ero avvezza a questo genere, forse perché i misteri legati ai simbolismi e al destino mi somo sempre piaciuto, fatto sta che consiglio a tutti una lettura coinvolgente e affascinante come questa!



E voi avete letto qualche libro di questo genere o di questo autore? Mi dicono che è un genere che oggi giorno sta dilagando molto, siete d'accordo? 



Questo libro secondo me merita e lo consiglio a tutti coloro che vogliono stupirsi e rimanere letteralmente incollati alle pagine di un libro, come la sottoscritta! 



Spero che la mia recensione vi sia piaciuta e ci vediamo la prossima settimana con un nuovo libro! 




Un abbraccio
Jess⚘





martedì 24 luglio 2018

Recensione: "My dead Orpheus", Lavinia Vi

Genere: Fiaba, fantasy, fantasia paranormale, romantico


Casa editrice: Indipendently published


Collana: Ciclo neogreco


Prima pubblicazione: 23 maggio 2018


Lunghezza: 338 pagine 


Link per l'acquistoClicca qui


Ben ritrovati dopo due settimane di assenza qui, su Lettrice di Note!
Mi spiace di non essere potuta rimanere presente per il nostro consueto appuntamento libroso settimanale, ma ho dovuto dare diversi esami uno dietro l'altro  e il tempo a mia disposizione era davvero esiguo.

Nel mentre, tuttavia, attraverso  la pagina istagram del blog ho avuto  la fortuna di partecipare e vincere un Give a way indetto da Lavinia Vi grazie al quale ho ottenuto una copia del suo meraviglioso libro!

Ed eccomi qui a scrivere la recensione meritata di questo  libro!

Appena ho visto la copertina, scorrendo la home di Intagram, mi sono bloccata, ricordandomi di averla già vista da qualche  parte (essendo assidua frequentatrice di Wattpad, dove aveva già attirato la mia attenzione) e mi sono subito innamorata.  Una copertina molto carina, il viola come colore dominante si spiega fin da subito dalla trama e il collegamento con la protagonista è immediato.

Una storia ben articolata e dai personaggi ben sviluppati che ho finito in due giorni, 359 pagine divorate in poco tempo e con estrema soddisfazione!

La trama si apre con la sventurata non-vita sociale della protagonista, Eurydice Arden, giovane sedicenne presa di mira dai bulletti della scuola per i suoi bizzarri (e a mio dire bellissimi) occhi viola, che le hanno regalato anche il nomignolo di "strega". Ed è proprio a causa di uno scherzo di cattivo gusto che, in lacrime, si rifugia nell'unico luogo che le da conforto e pace: un cimitero.
Sì, a questo punto vi direte, come me lo sono detto pure io, che allora è davvero strana lei, ma ogni cosa a suo tempo verrà spiegata.
Comunque, qui farà  letteralmente tornare alla vita un adorabile  e a modo ragazzo degli anni cinquanta dal nome bizzarro quanto il suo Orpheus,  che interpreterà per tutto il libro un po' le vece della sua coscienza, i panni del ragazzo da sogno che noi tutte vorremmo e ci farà sorridere per le sue reazioni di fronte a ogni cosa targata ventunesimo secolo.

Io, comunque, ho sempre detto di essere nata nel secolo sbagliato!

Ben presto la trama si complicherà e vi assorbirà  completamente, perché  Eurydice si troverà in una serie di situazioni ingarbugliate, tra malezidioni, la regina delle stronze e redivivi non autorizzati, ma attraverso le quali crescerà e svilupperà la propria coscienza.
Il messaggio più  bello e giusto del libro, a livello moralistico, è proprio l'accettazione di sé,  del essere diversi e del apprezzarsi ed è questo che la protagonista riesce a raggiugere, grazie ad amicizie inaspettate e rivelazioni sconcertanti.

Una storia che mischia cose già viste con svolte nuove, con davvero pochi passaggi un po' confusionale,  ma subito corretti con la mente e i pensieri della protagonista, la quale narrando in prima persona ci permette di filtrare ogni cosa dal suo punto di vista.
I personaggi sono sviluppati molto bene, hanno diverse sfaccettature e quello che mi ha colpita maggiormente è  uno dei gemelli,  Nes, cioè mi sono innamorata di lui, del suo carattere e, soprattutto, del modo meraviglioso in cui viene descritto dalla scrittrice! Poi ammetto che amo i manga e che  lui un po' somiglia nella mia mente a un ragazzo uscito dalla china di qualche mangaka con i suoi vestiti scuri, la sua altezza quasi sproporzionata, i suoi capelli  neri e, soprattutto, i suoi occhi di onice.
È un personaggio originale, sarcastico e riservato, che non cerca di cambiare nessuno ma che asseconda, dona il suo sostegno e la sua protezione.
L'ho trovato tra i più originali, ogni suo gesto non era mai scontato e mi ha davvero appassionata.
Mentre la protagonista  da ampio campo all'immedesimazione, con il suo carattere fragile e cocciuto, rivela la tipica mentalità di un adolescente che cresce e compie i propri sbagli. Una delle protagoniste più vere di cui abbia mai letto.

Insomma, un libro meraviglioso di una scrittrice emergente dalla quale ci possiamo aspettare altri romanzi di questo tipo: originali, divertenti e veri.

Suggerisco questo libro a tutti coloro che desiderano immergersi in una nuova avventura alle prese con redivivi degli anni 50 fissati con le moto e la buona educazione, maledizioni famigliari, vere amicizie inaspettate e tanti sorrisi.
Una storia diversa, una reinterpretazione della magia e di coloro che la utilizzano.

Corrette a comprarlo, se siete appassionati del genere, non ve ne pentirete!
Io sto già aspettando il secondo romanzo della serie!

Spero di avervi incuriositi, scusate ancora la mia assenza e il ritardo!

Jess💙

sabato 7 luglio 2018

Serietvmania: The end of the f *** ing world

Serie tv britannica creata da Jonathan Entwistle e basata sul fumetto quasi omonimo "The end of the Fucking World" di Charles Forsman, presente dal 5 gennaio 2018 sulla piattaforma Netflix. 

Genere: Commedia drammatica 

Stato: 1 stagione, 8 episodi (19-21 min)

Voto: 3,5 / 5 ⭐


Jessica Barden nel ruolo di Alyssa, Alex Lawther nel ruolo di James. 
Ben ritrovati nella mia rubrica Serietvmania!

Oggi vi voglio parlare di una mini-serie che ha fatto molto parlare di sé,  scatenando pareri a dir poco contrastanti tra loro... di cosa sto parlando? 
Ma ovviamente di "The end of the F***ing World"! 
Devo ammettere che quando l'abbiamo iniziata a vedere, io e la mia coinquilina, eravamo abbastanza scettiche e un po' incerte. Avevamo appena finito di vedere una serie che ci aveva completamente totalizzate (e di cui farò sicuramente una recensione più avanti) e quindi dopo quella non avevamo molte aspettative su altre che potessero raggiugere il suo stesso livello. 

Per non parlare di sicuro di una serie su cui avevamo sentito di tutto e di più e così  breve, ma eravamo abbastanza curiose.  Si trattava di una storia diversa dalle altre e quindi ci abbiamo provato. 

Premetto che è una storia che non a tutti può piacere, anzi, a un pubblico particolarmente sensibile la sconsiglierei, non solo per i personaggi o per ciò che accade, ma ogni scena è  nuda e cruda, completamente reale. 
Anche il modo in cui vengono girati i brevi episodi trasmette una vividezza che ho visto in poche serie tv, c'è attenzione fin nel più piccolo dettaglio delle inquadrature, che inquieta e sembra preannunciare eventi futuri. 

La storia di per sé inizia con due personaggi completamente bizzarri e psicologicamente instabili.
James è  un ragazzo di 17 anni che vive solo col padre e con un segreto inconfessabile:  fin da piccolo è  stato convinto di essere uno psicopatico solo perché  reagiva in modo diverso al dolore(tutto questo sarà compreso fino in fondo più o meno a metà della stagione con diverse rivelazioni). Tutto ciò è stato alimentato dalla propria violenza innata che prima ha rivolto contro se stesso e poi su piccoli animali. 
Dopo questi fatti decide di essere pronto a passare al livello successivo: uccidere un essere umano.

La scelta ricade su Alyssa, una ragazza della sua stessa età, considerata altrettanto spregiudicata e completamente alienata come lui dai suoi coetanei.  Entrambi hanno i loro fantasmi e lei decide di avvicinarsi a lui spinta dalla noia e dal desiderio di avere un rapporto affettivo. È una ragazza complessa che nasconde i propri sentimenti dietro a battute taglienti,  un umorismo nero e la propria aggressività verbale. 
Sono due personaggi diametralmente opposti, uno laconico,  remissivo e restio al contato fisico, l'altra bisognosa di affetto e certezze. 
È la stessa Alyssa a convincere James a scappare di casa, fatto che quest'ultimo coglie come occasione per attuare il suo piano omicida, piano che tuttavia verrà continuamente  rimandati poiché il loro viaggio tra sperduti paesi inglesi li porteranno a scontrarsi con ben altre realtà  e personaggi, in primis adulti che non possono ritenersi tali. 

È  un viaggio anche psicologico, di crescita interiore e scoperta. 

Entrambi hanno passati difficili e un rapporto ancora più complicato  con i propri genitori: Alyssa ha una madre sposata con un nuovo marito e due gemelli, una vita apparentemente  perfetta, ma si rifiuta di vedere o sentire gli apprezzamenti che suo marito fa nei confronti della figlia; un padre totalmente assente tranne per letterine di auguri che le arrivano ogni anno. 
E lei è  cresciuta con le idee del padre in testa, un uomo che era troppo "oltre" per riuscire a vivere con sua madre in un paesino così soffocante e noioso. Esattamente come lei e in questo coinvolge anche James, applicando gli insegnamenti dell'immaturo Leslie, suo padre: 

"In un mondo di folli apparentemente  normali, bisogna abbracciare la propria anormalità per essere sani di mente"

 Il punto di forza di questa serie sono le prospettive e il cambiamento.  
Ogni scena è filtrata attraverso il pensiero e lo sguardo di uno dei due protagonisti,  che fanno anche da narratori e ti coinvolgono in ogni sfaccettatura della loro personalità e della loro crescita personale. Sono solo due ragazzi allo sbaraglio, in una vita in cui non hanno avuto figure di riferimento solide e il loro unico desiderio è  essere liberi, ma si ritrovano troppo velocemente  a dover diventare adulti da soli.

Una storia ricca di emozioni intense e incontri che porteranno alla "fine del mondo", cioè  alla fine della loro spensieratezza e alla nascita di sentimenti forti l'uno  per l'altra, poiché sono i soli a potersi sostenere a vicenda in un mondo che li vuole ingabbiare.

Personalmente,  durante i primi episodi ero scettica, non credevo mi potesse piacere come poi è successo, perché  mi sembrava una storia troppo strana e i due personaggi principali  totalmente fuori dagli schemi. 
Poi sono andata avanti e ho iniziato a capire e apprezzare .
Il finale è forte e crudo come la realtà, tutto diventa disincantato e vero, non vi aspettate una storiella leggera, certo ci saranno punti pieni di un'ironia squisitamente british che vi faranno ridere, ma è una storia intensa diversa da qualsiasi cosa abbia mai visto e secondo me ne vale la pena. 

E voi? Avete visto questa serie tv e avete un'altra opinione o no? 
Avete saputo che forse vogliono fare una seconda stagione? 

Infatti è ancora tutto indeciso, ma si vocifera che, dato i riscontri positivi che sono stati ottenuti il canale Channel 4, che ha creato la serie e ora e coproduttore della serie con Netflix, sta vagliando la possibilità  di proseguire con una nuova stagione. 
Penso che non sia una brutta idea, ma come al solito temo che rovinino tutto allungando le cose com'è successo con diverse serie tv. 

Comunque, spero vi sia piaciuta la mia recensione! 
E ricordatevi che ci vediamo fra due settimane con una nuova serie sempre qui su Lettrice di Note, rubrica Serietvmania!

Jess⚘

lunedì 2 luglio 2018

Recensione: "La cattedrale del mare", Ildefonso Falcones

Genere: romanzo storico


Casa editrice: Tea libri


Prima pubblicazione: marzo 2006


Lunghezza: 642 pagine


Link per l'acquistoClicca qui







Eccoci ai primi di luglio  per presentare un nuovo libro!

Spero abbiate passato bene il weekend e vi stiate godendo un po' l'estate, sperando vivamente che voi non siate nella mia stessa situazione: chiusa in casa, pallida come un fantasma, con occhiaie violacee e la testa sommersa tra libri, slide e appunti...

La sessione estiva è un trauma. Davvero. 


Ogni volta ci si prova a organizzarsi un minimo... ma alla fine siamo tutti allo sbaraglio, tra il caldo esagerato e il cervello che non riesce a stare concentrato più di trenta secondi! Ieri fortunatamente ho fatto una pausa e mi sono fatta un giro in moto al lago, tentando di trovare un posticino per sdraiare due asciugamani, abbastanza lontano dalla gente. Il mio ragazzo mi ha presa in giro dicendomi che sono un po' "asociale"... Ma la verità è che... Ok, lo ammetto, un po' lo sono.


E voi come avete passato l'ultimo weekend? 


Questa settimana il romanzo che vi presento è  "La cattedrale del Mare" di Ildelfonso Falcones, una storia ambientata nella Spagna ai tempi in declino dei servi della Gleba e si sviluppa dal 1320 al 1384, seguendo la vita di due protagonisti che incarnano due diverse generazioni: un padre e un figlio.  


Ho amato molto questo intreccio di personaggi che si legano, si separano e alla fine tornano. Ho amato l'amore tra padre e figlio che molto spesso si perde e non si mette quasi mai in evidenza nei libri, preferendo il rapporto di madre e figli. La forza di Bernat Estanyol, che abbandona ogni cosa pure di salvare e garantire libertà al proprio bambino, e le vicende che lo colpiscono in questa lotta contro i soprusi, con dalla sua parte solo l'amore e la speranza. 

E poi suo figlio, Arnau, fragile e forte della scelta e della libertà che gli ha dato suo padre, che prosegue parallelamente  in un'epoca medievale di sviluppo, razzismo, paure e false credenze, con come meraviglioso sfondo la Basilica di Santa Maria del Mar che comincia a venire alla luce, "La cattedrale del popolo".



Falcones è in grado di descrivere la Barcellona del XIV attraverso i personaggi, il loro modo di vedere e di crescere ognuno per realizzare i propri sogni e vivere, tessendo loro stessi la trama e portando alla luce la cattedrale con le loro stesse mani, come fa Arnau che a quattordici anni entra a far parte all'egida dei bastaixos, coloro che trasportavano le pietre per la costruzione della Basilica di Santa Maria del Mar. 


La trama è piuttosto complessa, perciò vi inserisco la descrizione di seguito prima di approfondire la recensione:


"Barcellona, XIV secolo. Nel cuore dell'umile quartiere della Ribera gli occhi curiosi del piccolo Arnau sono catturati dalle maestose mura di una grande chiesa in costruzione. Un incontro decisivo, poiché la storia di Santa Maria del Mar sarà il cardine delle tormentate vicende della sua esistenza. Figlio di un servo fuggiasco, nella capitale catalana Amau trova rifugio e quella sospirata libertà che a tutt'oggi incarna lo spirito di Barcellona, all'epoca in pieno fermento: i vecchi istituti feudali sono al tramonto e mercanti e banchieri in ascesa, sempre più influenti nel determinare le sorti della città, impegnata in aspre battaglie per il controllo dei mari. Intanto l'azione, dell'Inquisizione minaccia la già non facile convivenza fra cristiani, musulmani ed ebrei... Personaggio di inusuale tempra e umanità, Arnau non esita a dedicarsi con entusiasmo al grande progetto della "cattedrale del popolo". E all'ombra di quelle torri gotiche dovrà lottare contro fame, ingiustizie e tradimenti, ataviche barriere religiose, guerre, peste, commerci ignobili e indomabili passioni, ma soprattutto per un amore che i pregiudizi del tempo vorrebbero condannare alle brume del sogno..."

Ecco, una storia di migrazione e speranza, che mi fa pensare anche a tutto ciò che sta succedendo nel mondo, nella nostra Europa, ora, che lo rende ancora una volta attuale nel bene e nel male. 

Un libro che mi ha emozionata e che non finirò mai di apprezzare: lo stile di Falcones, il suo modo di riuscire a descrivere luoghi, storie e personaggi tanto vividamente... 
È una storia intensa e ricca di emozioni, che prende dritto al cuore del lettore e  lo immerge in un'epoca storica che affronta tematiche delicate, non senza una forza e una sensibilità coinvolgente! 


La consiglio davvero a tutti coloro che amano i romanzi storici, Barcellona e che vogliono riscoprire pezzi di storia lontana che si ritrovano talvolta anche nel nostro presente! 


Al prossimo appuntamento  settimanale, sempre sul mio blog Lettrice di Note! 
Spero di avervi incuriositi! 



Jess⚘

lunedì 25 giugno 2018

Recensione: "Innamorarsi a Notting Hill", Aly McNamara




Genere: Romanzo rosa, Fiction, Romanzo contemporaneo

Casa editrice: Newton Compton editori

Prima pubblicazione: 2013

Lunghezza: 375 pagine

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Eccoci di nuovo qui su Lettrice di Note, per parlare del libro di questa settimana!

Giugno è agli sgoccioli, e fra poco arriverà un ancora più caldo luglio a scioglierci definitivamente in un'estate davvero afosa.  Non sapete quanto io invidi coloro che si trovano già al mare, magari a sguazzare tra le onde fresche e a prendere il sole con in mani un buon libro a fargli compagnia.
E a questi ultimi vorrei consigliare di leggere il libro fresco e divertente che sto per presentarvi, soprattutto se siete amanti del cinema, delle storie romantiche... e poi se siete persino un tantino distratte vi riconoscerete perfettamente  nella protagonista del romanzo di Ali McNamara!

Io mi ci sono ritrovata per metà,  perché sono romantica e appassionata ai film, ma non a quelli d'amore e per questo mi sono dovuta poi fare un giro su streaming per recuperare le mie lacune. Ma niente di irrisolvibile, anzi, ho scoperto dei film davvero carino oltre ad essermi divertita dietro le figuracce e le battute della nostra Scarlett O'Brien

Teatrale e allegra, la protagonista di questo libro cerca sempre in ogni cosa di vivere come in un film, fatto a dir poco difficile con un fidanzato più dedito al fai-da-te che al farle sorprese ed emozionarla come invece fanno le sue adorate commedie romantiche! E sta persino per sposarlo!

Ecco che in quel momento le si presenta l'occasione per dimostrare al suo fidanzato e a suo padre che si  può vivere come in un film: trascorrere un mese in una villa di Notting Hill, ambientazione del suo film preferito con Hugh Grant, non può che essere un segno del destino! Solo uno svago prima di realizzare il volere di tutti in realtà: sposarsi e "sistemarsi".


Ed eccola nel suo ambiente da sogno, che tuttavia rivela fin da subito la differenza tra il famoso film e la realtà, Scarlett rimane leggermente delusa, ma tra inaspettate amicizia, un matrimonio a tema Star Wars e un vicino di casa affascinante quanto scorbutico... Forse davvero sta vivendo dentro una pellicola!

Ma come finirà la sua personalissima commedia d'amore?

Questo libro è di una freschezza e di  un'allegria contagiosa, ti fa emozionare e chiedere se davvero Scarlett riuscirà a mettere la parola "lieto" vicino a "fine" nell'ultimo capitolo, perché le situazioni si fanno complicate e si ingarbugliano con i sentimenti, che sono il pericolo più grande. 


Ve la consiglio come lettura leggere per sorridere e spero davvero che possa piacervi com'è piaciuta a me! 

Qualcuno l'ha letto?

O ha letto qualche libro che lo ricorda?

Se avete proposte da farmi sono ben accette, mi farebbe piacere recensire e leggere qualcosa di nuovo dettato anche da voi!


Volevo anche ringraziare tutti coloro che leggono il mio Blog e le mie recensioni, sono davvero felice di essere arrivata alle mille visualizzazioni e averle anche superate! Grazie infinitamente!


Al prossimo appuntamento settimanale con un nuovo libro!


Jess⚘

sabato 23 giugno 2018

Serie tv mania: Once Upon a Time

Serie televisiva statunitense in onda sulla ABC dal 23 ottobre 2011 per la prima volta, ideata da Edward Kitsis e Adam Horowitz.

Genere: fantasy, drammatico, avventura

Numero stagioni: 7 (serie completa)

Voto: 4 / 5 ⭐




Ben tornati nel mio Blog Lettrice di Note, sintonizzati per la rubrica Serietvmania!

Quest'oggi sono qui a presentarvi una delle serie televisive più complesse e affascinanti che ha completamente ribaltato tutto il mondo delle favole, quelle che ci raccontavano i nostri genitori prima di andare a letto da bambini o che abbiamo visto e rivisto consumando il nastro delle videocassette della Disney!
Sto parlando di una rivisitazione di grandi classici per un pubblico un po' più cresciuto, modernizzando personaggi e ingarbugliando storie. 

Ma iniziamo con ordine: la protagonista Emma Swan, interpretata da Jennifer Morrison, si ritrova sulla porta di casa un ragazzino di nome Henry, Jared S. Gilmore, che dice di essere suo figlio e di avere bisogno di lei per spezzare una maledizione che coinvolge tutti gli abitanti di Storybrooke, cittadina del Maine dalla quale il ragazzino è scappato per trovare la sua vera madre e dove sono prigionieri tutti personaggi delle fiabe privati della loro memoria.

Così  Emma si reca a Storybrooke e decide di restare accanto al figlio che ha dato in addizione undici anni prima, sperando che avesse una vita migliore, non tanto perché crede nelle sue parole ma per stargli accanto, quando capisce che tra lui e la sua madre adottiva,  Regina Mills, Lana Parrilla, non vi è il rapporto che desiderava per suo figlio. 

Infatti, Regina non è altro che la Regina Cattiva che ha imprigionato tutti attraverso una maledizione per far sì  che nessuno abbia "il lieto fine", grazie al Sortilegio Oscuro di Tremotino (Robert Carlyle), il vero personaggio che tira le fila dietro tutta questa situazione e che ha un proprio scopo segreto. Mentre Emma si rivela essere  la figlia di Biancaneve (Ginnifer Goodwin) e del Principe Azzurro (Josh Dallas) che l'hanno  mandata in salvo appena nata per evitare che la maledizione ricadesse su di lei e che potesse compiere la propria profezia che la disegna come la Salvatrice
Insomma, una trama molto arzighegolata, ma davvero affascinante, ogni episodio è costruito tra presente e i flashback nella Foresta Incantata, il vero mondo delle Fiabe, che raccontano la storia dei singoli personaggi prima che fossero privati della loro memoria. È davvero affascinante come gli autori siano riuscita a intrecciare una miriade di storie tra loro con connessioni inaspettate. 


La prima stagione come anche le altre è un vero susseguirsi di colpi di scena ed emozioni forti, riprendendo ogni tipo di amore: il Vero Amore (tra Mary Margaret aka Biancaneve e David aka Il principe azzurro) l'amore tra madre e figlio, sia da parte della madre biologica sia da parte della madre addottiva, la ricerca del proprio lieto fine anche se nella storia originale non sarebbe  previsto. 

Ho amato il personaggio di Emma, così forte e allo stesso tempo così fragile, cresciuta sola e orfana che appena ritrova il figlio lascia tutto per potergli stare accanto senza tuttavia voler rimpiazzare il ruolo che ha Regina ormai nella sua vita. Con il suo senso della giustizia e il suo perdono. 

Mi sono ritrovata anche ad apprezzare Regina, che si evolve e si scopre molto più umana di molti altri personaggi,  lungo tutte e sette le stagioni e con cui non si può far a meno di instaurare un rapporto di empatia. 

Tuttavia il personaggio più controverso e più enigmatico rimane il sigmor Gold aka Tremotino, il Signore Oscuro, che non cambia ma rimane sempre legato al proprio potere in bilico tra bene e male e i propri sentimenti, tutti sentimenti estremi che nascono dalla propria storia personale molto... Complicata, se vogliamo usare un eufemismo. 

Ma alla fine ogni personaggio, dal più  buono a quello apparentemente più  cattivo, viene approfondito e capito rivelando il vero messaggio: nessuno nasce cattivo.

Ecco, è  questo che mi ha incantata di questa serie tv ed è per questo che ve la consiglio! 
Immergetevi in un mondo dove nulla è ciò che appare e ognuno è solo alla ricerca del proprio "lieto fine"... Ma non vi sembra strano? 
Questo è esattamente ciò che noi tutti desideriamo ed è  questo che ci porta ancora più vicini a tutti i protagonisti delle fiabe e, anche, ai cattivi presentati in una nuova ottica in questa meravigliosa serei tv, Once Upone a Time.

Spero di avervi incuriositi e se siete già fan ditemi un po'...
Qual è il vostro personaggio preferito?  

Al prossimo appuntamento con una nuova serie tv, fra due settimane!
E buon week-end!

Jess⚘




lunedì 18 giugno 2018

Recensione: "Fermate il boia", Agatha Christie

Genere: Romanzo poliziesco, giallo


Casa editrice: Mondadori


Collana: Oscar


Prima pubblicazione: 1952


Lunghezza: 288 pagine


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Ben ritrovati a un nuovo appuntamento  con  le mie recensioni estive di libri! 
Spero abbiate passato un bel week-end, non incasinato come quello della sottoscritta: tra corse per iscriversi agli esami e alcuni intoppi drammatici non me lo sono goduto a pieno, purtroppo. Tuttavia nulla di tutto ciò mi ha completamente abbattuta, state tranquilli!, anzi sono carichissima e non vedo l'ora di presentarvi con il mio solito sorriso una delle scrittrici più arguta e intelligente che io abbia mai letto!

La scoperta dei suoi libri è  stata a opera della mia migliore amica, che da sempre ama i romanzi gialli e che mi ha piacevolmente incuriosita a tale proposito. Personalmente ho contribuito con qualche regalo a completare definitivamente, o quasi, la sua collezione  e ne ho approfittato leggendone qualcuno, lo ammetto. 
Ma uno dei miei primi libri di Agatha Christie è  stato proprio uno di quelli che ho letto sotto l'ombrellone, comprato insieme a un quotidiano per fare la felicità mia e quella di mio padre in un colpo solo! 

Ed è esattamente il libro di questa settimana: "Fermate il boia".

Una storia ricca di colpi di scena e di capovolgimenti che meravigliano il lettore,  grazie soprattutto al personaggio principale: il detective belga Hercule Poirot
Egli, ormai in pensione, si ritrova ad affrontare un nuovo caso chiamato in aiuto da una sua vecchia conoscenza, il sovrintendente Spence. Un caso che apparentemente è  già stato risolto con estrema facilità: una vecchietta, la signora McGinty, è stata rapinata e uccisa con un colpo alla testa, in un tranquillo paesino di campagna. Tutti gli indizi convergono contro la stessa persona che è già  stata processata e dichiarata colpevole: un giovanotto che viveva con lei e che era in ritardo con i pagamenti. 

Verdetto: colpevole, condannato a morte. 

Ma il sovrintendente Spence, che ha anche condotto le indagini, non è sicuro della sua colpevolezza e non vuole lasciar morire un probabile innocente.  E così  Poirot si ritrova a indagare su un caso apparentemente già risolto, che tuttavia riserva anvora molte sorprese. 

Ricordo di aver letto questo libro in pochi giorni, completamente catturata dalla trama, dai personaggi, dallo stile della scrittrice e dalla sua arguzia. I miei genitori erano esasperati, perché sebbene fossi al mare passavo la maggior parte del tempo con il naso immerso nel libro e camminavo persino leggendo senza guardare dove andassi! Mio fratello, esasperato, mi teneva per una mano per cercare di evitare che io andassi addosso a qualche povero passante che si era malauguratamente  ritrovato sulla mia strada, durante una passeggiata nell'affollato lungomare. 

In poche parole: completamente rapita dalla storia

Poi devo ammettere che il personaggio di Poirot mi ha affascinata subito, insieme alla sua peculiarità di pensiero lampante fin dall'inizio delle sue ndagini, capovolgendo tutte le ipotesi formulate precedentemente e facendo riemergere nuovi dettagli e imbarazzanti segreti che coinvolgono la maggior parte delle persone che vivono in modo apparentemente tranquillo e abitudinario in quel paesino di campagna.

Christie ha una vera e propria abilità nel far in modo che ogni personaggio divenga un possibile sospettato agli occhi del lettore, distribuendo con attenzione indizi e nascondendone altri, che poi verranno rivelati solo al momento giusto, dimostrando per l'ennesima volta la grande abilità della scrittrice e testimoniando quanto le cose possano essere diverse da ciò  che paiono in apparenza!

Questo libro è un magnifico giallo, intrigante e dalle atmosfere di un altro tempo che lo rendono ancora più stuzzicante, ve lo consiglio come piacevole lettura che non solo vi coinvolgere, ma metterà all'opera anche il vostro ingegno! 

Spero davvero di avervi incuriositi, vi assicuro che questo libro merita, esattamente come la stessa scrittrice senza tempo e sempre in grado di stupire! 
Leggete e poi giudicate voi, io sono qui curiosa di sapere cosa ne pensate! 

Al prossimo libro, vi auguro un buon inizio settimana!

Jess⚘


martedì 12 giugno 2018

Recensione: "L'ultima legione", Valerio Massimo Manfredi


Genere: Romanzo storico, fiction storica, avventura

Casa editrice: Mondadori

Collana: Oscar bestsellers

Prima pubblicazione: 2002

Lunghezza: 472 pagine 

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Ben ritrovati, mie cari lettori e lettrici!

Come avevo promesso settimana scorsa, eccomi di nuovo qui a scrivere di uno dei libri che più  mi sono piaciuti tra le mie letture estive e che può interessare sia maschi sia femmine: "L'ultima legione" di Valerio Massimo Manfredi, un libro che si rivela un capolavoro tra ricostruzioni storiche e collegamenti fantastici e, nel medesimo tempo, verosimile sullo sfondo di una delle più  grandi civiltà  della storia, in particolare della storia d'Italia!

La storia di Roma, o meglio dell'inizio della sua decaduta.

Devo premettere che io amo in modo particolare lo stile di questo grande scrittore e storico nostro contemporaneo. La sua scrittura non viene appesantita dai termini specifici dell'epoca che usa, ma essi l'abbelliscono, rendendola "vera", collegando elementi storici con una logica e stupendo  il lettore per la brillantezza di ingegno che dimostra. Una dote del genere appartiene solo a qualcuno che conosce davvero bene la storia e che ne è  un vero appassionato.

Questo meraviglioso romanzo , inoltre, ha ispirato anche l'omonimo film del 2007, girato sotto la regia di Doug Lefler, ve lo cito nel caso aveste già sentito il titolo o lo aveste già visto, se non è  così vi consiglio di vederlo assolutamente! Ovviamente, dopo aver letto il libro!

La trama  si apre nell'anno Domini 476, quando l'Impero Romano d'Occidente si trova sotto l'attacco delle armate del generale Odoacre. Egli approfittando del fatto che sia stato appena eletto imperatore Romolo Augusto, ancora tredicenne, annienta tutte le forze ancora fedeli all'impero e invia Wilfila a imprigionare il giovane per poi condurlo a Ravenna, insieme alla madre e al suo astuto precettore, Ambrosinus.
Nel medesimo tempo, l'ultima legione romana, la Nova Invicta, è attaccata dai barbari e l'ufficiale Aureliano Ambrosio viene inviato al castello di Flavio Oreste, padre del giovane imperatore, per chiedere aiuto. Ma una volta là  trova solo un padre morente che ha una sola richiesta da fargli: salvare e proteggere Romolo Augusto, l'ultimo imperatore.
Da qui, il soldato parte per una missione che lo condurrà fino in Gran Bretagna, per portare al sicuro l'ultimo imperatore, che non ha neppure più  un impero e che forse sarà destinato ancora una volta a far fiorire una nuova leggenda dalle ceneri di un impero morente...

Un'avventura storica, ricca di ampi spazi descrittivi ma non per questo noiosa, con dialoghi usati molto sia per comprendere sia per esprimere i caratteri dei personaggi, a cui si finisci per affezionarsi. Ho apprezzato molto i valori tipicamente romani, valori insegnati e appresi così  bene da radicarsi fino infondo ai personaggi e che li pongono in contrasto con la mentalità dei barbari, che aspirano alla cultura romana, senza rendersi completamente conto di starla distruggendo.

Ho amato le storie personali di tutti i personaggi che durante la narrazione vanno a costituire la "squadra dei buoni", apprezzando il modo in cui proseguono uniti e si sostengono anche quando tutto pare perduto. Ho adorato il personaggio di Livia, stupendomi del modo in cui ella ama la sua "terra delle paludi", la città che un giorno diverrà la ricca e bella Venezia, e del suo carattere forte e schivo.

Unica donna in un mondo di uomini.

È  una storia ricca di pathos e valori, con ampie parti narrative che ti fanno calare completamente nell'epoca, nel modo di pensare di quei tempi e nella tradizione, mostrando un lato meno idilliaco della storia di Roma, ma non meno veritiera.

Consiglio questo libro a tutti gli appassionati di romanzi storici e a chi prova curiosità  e voglia scoprire collegamenti storici mai pensati prima!
Spero di avervi incuriositi e al prossimo libro!

Jess⚘


lunedì 4 giugno 2018

Recensione: "Qualcosa di molto speciale", Sandy Hall

Genere: Fiction, Romanzo rosa


Casa editrice: Newton Compton editori


Prima pubblicazione: ottobre 2015


Lunghezza: 250 pagine 


Prezzo: 9.90 euro (cartaceo)


Link per l'acquistoClicca qui




Bentornati  nel mio blog Lettrice di Note!

Spero che voi abbiate passato bene  il primo weekend di giugno, io ho festeggiato il mio compleanno con anche qualche sorpresa inaspettata nei giorni precedenti e nel giorno stesso! Ho visto amici che non vedevo da un po' grazie a una fuga inaspettata del mio cane, e per certi versi è stato un risveglio un po' sofferto e un po' apprezzato al col tempo!

Ma lasciamo da parte le mie peripezie personali e mettiamoci a parlare del tema e del libro di questa settimana: il tema estivo mi è  stato suggerito dal primo follower del mio blog! Libri letti/da leggere d'estate, un tema molto semplice e anche parecchio intrigante, se poi aggiungete che avere tre mesi uno di fila all'altro di vacanze (o meno come la sottoscritta ora) significa avere più  tempo libero per leggere capirete anche che per me sarà una bella sfida selezionrne i migliori per voi.

Per intenderci, i libri che hanno occupato le mie estati adolescenziali sono stati dei veri e propri mattoni che occupavano metà del mio zainetto (l'altra metà era territorio di manga e quaderni per scrivere).
Ora spero di potervi incuriosire a proposito di una lettura più recente, che mi sembra adatta in questo periodo, in cui le scuole  stanno chiudendo dopo le ultime corse ai recuperi e preparativi per l'estate, e magari nella quiete delle vostre camere volete leggere qualcosa di fresco e originale.
So perfettamente  che questo libro, come diversi di quelli precedenti, costituisce una storia più  "rosa" e che quindi mi rivolgo prevalentemente  a un pubblico femminile, ma prometto che la prossima sarà qualche lettura rivolta anche ai maschietti.

Questo libro di Sandy Hall dal titolo "Qualcosa di molto speciale" è  un romanzo inaspettato che ho letto il giugno scorso e che mi ha stupita per il modo in cui mette in luce dall'esterno come si possano vedere e riconoscere determinati sentimenti in persone che non conosciamo neppure tanto bene, prima che esse stesse li comprendano.

La trama è  un intreccio di punti di vista: la cameriera della tavola calda, l'insegnante di scrittura creativa, il migliore amico di lui, il ragazzo delle consegne, la compagna di stanza di lei, la barista di Starbucks, persino lo scoiattolo del parco... Insomma una sfilata  di personaggi inaspettati e diversissimi che paiono non essere apparentemente collegati tra di loro, ma che in realtà  sono osservatori  attenti della storia di Gabe e Lea, entrambi timidi e riservati, ma che  agli occhi di tutti sembrano la coppia perfetta con gli stessi gusti e le stesse passioni, che frequentano gli stessi posti e ordinano lo stesso cibo cinese.
Tutti tifano per loro, senza che i due lo sappiano... e chissà se la loro storia sboccerà davvero come tutti sperano?

Ecco, la particolarità  di questa storia è proprio la coesistenza di quattordici punti di vista nello stesso libro,  che non raccontano fatti che avvengono direttamente  a coloro che narrano, ma che assistono alla vera storia, che non viene mai letta nell'ottica dei due protagonisti.
E la cosa che mi ha stupita ulteriormente è  che ci sono pochissime descrizioni, i personaggi sono vivi nelle loro azioni e nei  loro dialoghi, ma nella nostra mente assumono forme diverse e qualche tratto somatico si capisce solo alla fine, dai cognomi e ti stupisce ulteriormente.

Si da completa libertà  alle parole e ai sentimenti, alla nostra mente di lettore che legge ed elabora le azioni, si diverte dei pensieri dei personaggi, per il modo in cui pensano ai due protagonisti. Sembra di leggere dalla parte dei fan, come nel caso della cameriera di Starbucks, che è  circondata da colleghi che sperano ogni giorni di vederli entrare stringendosi la mano e li fanno sedere vicini.

È una storia rosa, certo, ma che parla anche di insicurezze, di tentennamenti, di problemi personali e di conseguenze a gravi incidenti.
Parla di due innamorati che non sanno come capirsi, che si guardano da lontano... e del loro processo di avvicinamento... che chissà se culminerà mai in un bacio?
Devo dire che in alcuni capitoli avrei voluto entrare nel libro e intervenire io stessa per portarli al dunque, per incoraggiarli o per dire semplicemente:"Dai, muovetevi che qui tutti abbiamo capito che siete fatti l'uno per l'altra... Gabe svegliaaa!"
E secondo voi si sarà  dato davvero una mossa come tutti noi speravamo?
Per scoprirlo dovreste proprio leggerlo, come ho fatto io!

Qualcuno di voi lo ha già letto? 
Nel caso, ditemi pure cosa ne pensate e se lo avete apprezzato!

Ci vediamo settimana prossima, con un altro libro! Se avete proposte di letture condividetemele pure, sarei felice di leggere e scoprire a mia volta qualcosa di nuovo!

Jess⚘🖋