sabato 9 marzo 2019

Riflessioni: Come rispondere ai dubbi su noi stessi, con una semplice domanda


G I U D I Z I & P R E G I U D I Z I


La vita è un viaggio alla ricerca del tuo vero io e di chi vorresti essere.

A volte quando mi soffermo a guardarmi, in mezzo a brevi pause che la vita frenetica e sbadata concede a ognuno di noi, mi trovo a pormi una domanda, non tanto alla ricerca di una risposta, ma al vero significato di questa frase. Per tenere in mente la risposta che mi sono data da sola e che a volte devo ricordarmi quando me la dimentico. Quando più mi serve.

Qualche anno fa mi sono ritrovata in un bar dopo una delusione più intensa delle altre, una di quel genere che ti colpisce in mezzo alla fronte e la tua Mente vorrebbe fuggire al di fuori del tuo cranio per liberarsi dell'ennesimo peso che il suo compare e, a volte, nemico Cuore le ha imposto di subire. 

Ecco sono stata minuti, o forse ore, a fissare la tazzina di caffè che avevo ordinato, chiedendomi cosa ci facessi ancora lì  e perché avessi richiesto al cameriere proprio il caffè, quando avrei dovuto evitarlo. Tutti mi dicono che non dovrei berlo, che sono fin troppo nervosa di mio e che non mi fa bene per la pressione, e poi mi fa sempre venire un terribile mal di pancia.
Ma l'ho ordinato lo stesso. 
Forse perché quando mi succede qualcosa che mi fa star male sono la prima ad attaccare con gli artigli per poi addossarmi tutta la colpa, anche quando colpa non ho, e a infliggermi più male che bene... Forse sono autolesionista, in un certo senso. 

Ho un carattere contrastante e terribile a volte, soprattutto nei confronti di me stessa, ma non me ne sono resa conto finché non sono stata ferita profondamente da persone e situazioni createsi a mia insaputa. Quando sei convinta che una determinata faccenda non è avvenuta a causa tua e poi ti rovesciano addosso tutto il contrario ci sono tre tipi di persone e reazioni

🌹 quella che è sicura delle proprie ragioni, che non si abbassa neppure per considerare le motivazioni che stanno dall'altra parte, e che riescono a dimenticare nel tempo di un battito di ciglia; 

🌹 quella insicura, che piuttosto che perdere l'altra persone china la testa e manda giù,  finché  non scoppia e ci mette una pietra su oppure rimanendo sottomessa per sempre;

🌹 quella che agisce prima di pensare, impulsiva, e che poi si tormenta con mille dubbi e non riesce a capire, perché ha bisogno di comprendere tutte le dinamiche avvenute per poter chiudere definitivamente, perché la sua dote di empatia è un'arma a doppio taglio. E così  rischia di non chiudere mai e di stare solo male. 

Io rientro nell'ultima categorie, mi faccio del male da sola e non mi piace, le persone che mi stanno intorno e mi conoscono bene sanno quanto io sia sensibile, anzi, a volte mi dicono che sono fin troppo buona per certa gente. 
Perché cerco di capire, di venire incontro, di aiutare dove posso o almeno ho cercato di farlo. 
Do peso alle parole che mi vengono dette e che dico, cerco di misurarle, ora, anche se quella volta non l'ho fatto. Quella volta, prima di ritrovarmi in quel caffè con mille domande e una voce insistente e fin troppo conosciuta che mi accusava con disprezzo dicendomi chi sono diventata secondo lei. 

Ma qualcuno può pretendere di sapere davvero chi sei fino in fondo
Può sapere ogni singolo avvenimento, ogni tua scelta, ogni ostacolo superato o che ti ha fatto inciampare lungo il percorso a ostacoli più difficile e meraviglioso  che esista, che noi chiamiamo vita?
Chi può  pretendere di sapere chi sei come persona?
Egoista, disonesta, ipocrita. 
Sbagliata

Ecco, questa è  la parola emersa, quella che ti tormenta per giorni e che ti fa temere di aprire bocca e di esprimere un tuo pensiero... Perché  dovresti farlo se sei una brutta persona, una persona sbagliata? E tu te ne convinci perché l'ha detto una persona a cui credevi davvero. 
Ma a un certo punto a chi devi credere? A chi ti ha ferito o a tutte quelle persone che ogni giorno ti scelgono, ti cercano e ti vogliono bene, che sono in numero superiore e che ti dimostrano che non sei come crede quella? A chi credere? 
Però, si ha paura di sbagliare ancora e di essere feriti un'altra volta, quindi è meglio non esprimersi e non fare primi passi, non uscire dalla zona "sicura", perché non ce la fai proprio a fidarti di nuovo. 

A forza di fissare il mio caffè, ho iniziato a notare le sfumature che si muovono al suo interno e il suo profumo invitante, quando mi sono decisa a toccare la tazzina per metterci lo zucchero le mie dita si sono scontrate con la porcellana fredda di una bevanda ormai gelata.
Questo mio scontro con una tazzina di caffè mi ha dato una risposta, la stessa che mi ripeto quando mi sento smarrita o nei momenti di silenzio in cui i dubbi tornano a bussare. Anzi, formulo una domanda. 

"Oggi chi voglio essere?"

Perché ogni giorno è un inizio nuovo, che anche se sembra una di quelle stupide frasi nascoste in un cioccolatino, è assolutamente  vero. Noi non siamo quello che le persone pensano di noi e che dicono alle nostre spalle o ci sputano in faccia quando sono messe alle strette e non possiamo stare fermi per temere di fare qualcosa di sbagliato. Non possiamo rischiare di farci del male, di perdere delle occasioni, a causa di persone che vogliono proprio questo, anzi, dobbiamo reagire e non lasciar scegliere ad altri. 

Non siamo altro che chi vogliamo essere, chi ci sforziamo di diventare, giorno per giorno. 
Quindi.... Chi vuoi essere oggi?


Un abbraccio 
Jess💙


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