Genere: Mistero, Giallo, Chick lit
Casa editrice: Longanesi
Prima pubblicazione: gennaio 2011
Ben ritrovati a una nuova recensione!
Questo romanzo mi è capitato per le mani dopo che ho finito di vedere la prima stagione dell'omonima serie televisiva prodotta da Endemol Italia e Rai Fiction, mandata in onda per la prima volta su Rai2.
In poche parole la mia migliore amica continuava a dirmi che la serie era differente dai libri, ma neanche troppo, e mi metteva in guardia su determinati comportamenti di alcuni personaggi. Per farla breve: ha rischiato di farmi spoiler tante di quelle volte che alla fine… me l'ha regalato.
In poche parole la mia migliore amica continuava a dirmi che la serie era differente dai libri, ma neanche troppo, e mi metteva in guardia su determinati comportamenti di alcuni personaggi. Per farla breve: ha rischiato di farmi spoiler tante di quelle volte che alla fine… me l'ha regalato.
Esatto, sto parlando di un altro regalo, ma questa volta diverso dal precedente, questo lo volevo davvero! Ero curiosa di scoprire se la figura di Alice che ormai avevo in testa coincidesse con quella della protagonista dei romanzi, anzi, se tutti i personaggi fossero esattamente come me li aveva presentati la serie tv.
Quindi nel momento in cui mi sono trovata di fronte questo libro ero davvero contenta e curiosa. Dalla copertina non sembrava il genere di romanzo che avrebbe attirato subito la mia attenzione in libreria (magari solo per il titolo dopo aver conosciuto la serie), ma non mi sono lasciata scoraggiare. La mia amica mi ha già avvisato che l'autrice dopo quello ha pubblicato un prequel, Sindrome da cuore in sospeso, ma non me l'ha voluto prendere perché è identico all'inizio della serie, mentre questo caso non è presente, perciò mi sono apprestata a leggerlo tutta contenta.
La trama si apre con la presentazione della gerarchia medica agli occhi di una giovane e inerte specializzando in medicina legale, Alice Allevi, che costituisce “l’ultimo gradino della scala alimentare”. La povera sciagurata si trova a una di quelle cene di beneficienza noiose che vengono organizzate da sempre, ma la serata subisce una svolta in attesa con il sopraggiungere di una chiamata ricevuta dall’affascinante e stronzo Claudio Conforti. Alice si unisce a lui e alla specializzanda per eccellenza dalle gambe di velina, Ambra, per recarsi a un sopralluogo. E Alice rimane particolarmente coinvolta appena vede il corpo della giovane ragazza disteso a terra senza vita, così giovane e così stranamente famigliare.
E tutto cambia quando si rende conto che lei conosce davvero la vittima.
Da questo punto iniziano i guai, le indagini nascoste, il rischio di essere scoperta e radiata dall’albo dei medici, ma anche incontri inaspettati, sorprese ed equivoci divertenti e imbarazzanti dovuti alla sbadataggine di Alice.
Ora, la domanda che vi farete adesso è se ho trovato ciò che cercavo. Ecco molti personaggi sono diversi dall’immagine che mi ha trasmesso il grande schermo, ci sono diversi dettagli spiegati meglio, ma… l’Alice di Alessandra Mastronardi è sempre Alice Allevi del romanzo. Interpreta il suo ruolo con naturalezza, sbadataggine e l'innocenza caratteristica del personaggio e sono stata pienamente soddisfatta.
Gli altri personaggi sono un po’ riadattati, ma posso sacrificarli tutti di fronte a Lui: Lino Guanciale, il nostro Claudio Conforti. Su di lui non si può dire nulla, certo avrà gli occhi azzurri e non verdi, ma per tutto quello che conta lui è il nostro CC!
Ora la smetto di parlare come fan e torno a essere oggettiva: è un romanzo fresco e leggero, uno di quelli che puoi leggere fuori in giardino o in un parco, calcolando però il rischio di poter scoppiare a ridere all'ennesima figuraccia di Alice e quindi attirare sguardi perplessi o di pietà dei passanti.
Narrativamente parlando, è scorrevole con lessico adeguato allo stile e all'ambientazione del romanzo, strutturato in modo adeguato e con svolte interessanti.
Personalmente, mi è piaciuto, quando l'ho finito ho sorriso e ho pensato subito di prendere il successivo… perché il personaggio di Alice è così vero che alla fine ti sembra quasi di conoscerla nella realtà e questa idea fa sorridere e desiderare di leggere ancora di lei, della sua autoironia e delle sue figure imbarazzanti, del suo modo di appassionarsi al proprio lavoro.
Questa storia merita, perché dimostra che anche una ragazza imbranata può diventare l'eroina della propria vita e dimostrarsi all'altezza.
Come avrete notato, anche questa recensione riguarda un regalo e ora vi spiego perché: ho deciso che il mese di maggio lo dedicherò ai libri ricevuti da altri, quelli inaspettati e quelli tanto desiderati. Se anche voi avete libri che vi hanno regalato che vi hanno stupiti, consigliatemeli!
Alla prossima recensione
Jess🌼
A proposito di libri che hanno stupito anche se in realtà non me l'hanno regalato, ma l'ho comprato io, salvo poi pentirmene subito dopp, per poi ricredermi completamente dopo averlo letto (sono pazza, lo so!): "Semplice" di Giorgio Terruzzi. I protagonisti sono un gruppo di amici, da ragazzi squadra di rugby, ora sparsi per l'Italia e con vite proprie, che si ritrovano in seguito a un fatto particolare. Ok, detto così non si capisce molto, ma la cosa che mi è piaciuta di più è l'atmosfera che esce da questo libro: malinconica, ma non proprio triste, quasi velata di una felicità triste... ok, malinconica credo sia l'aggettivo migliore... Se posso, consiglio la lettura a metà settembre, quando fuori piove (cioè la situazione in cui l'ho letto io e che mi è sembrata davvero perfetta)
RispondiEliminaMetà settembre con la pioggia, proprio l'atmosfera malinconica adatta a questo libro direi! Una nuova storia aggiunta alla mia lista, grazie😀
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