martedì 3 marzo 2020

Recensione: "Guida galattica per gli autostoppisti" di Douglas Adams

Genere: romanzo, fantascienza, umoristico

Casa editrice: Mondadori

Collana: Piccola biblioteca Oscar

Prima pubblicazione: maggio 2014

Lunghezza: 155 pagine

Link per l'acquistoGuida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams



«Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. 
A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione.»


Ben ritrovati, miei cari lettori, qui su Lettrice di Note, come sempre con il nostro solito appuntamento settimanale per iniziare al meglio questo primo martedì di marzo!

Credo che a causa dei miei aggiornamenti poco periodici e continuativi non riesca ancora a creare quel rapporto che vorrei tra me e voi, miei cari lettori, e mi spiace moltissimo... Cercherò di rimediare, giuro. Ho una nuova carica dopo alcuni avvenimenti che mi sono successi in ambito personale e quindi eccomi qua, cercherò di non deludervi un'altra volta e di trovare nuove chicche e stimoli per la nostra mente e la nostra creatività!

E dopo questa premessa, devo dire che i fatti assurdi che in questi giorni ci stanno intasando la tv, i giornali e la radio non possano aiutare la nostra mente a trovare un minimo di stacco, quindi... Anche voi, come me, sentite il bisogno di leggere qualcosa di fresco, forse anche di assurdo, che porta non solo a sorridere e a farsi qualche risata dettata dal tipico humor inglese, come avrete notato dall'incipit che ho riportato sopra, ma anche a riflettere su piccole cose e su quanto eventi simili vissuti in prospettiva possano acquisire maggior significato? Non solo per aiutarci, ma anche per farci riflettere sulla situazione da apocalisse che le giornate odierne ci stanno facendo vivere.

Ecco a voi il libro che fa al caso vostro:  Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams, un piccolo libriccino, primo della saga omonima con diversi sottotitoli, si tratta di una storia ricca di humor inglese, sottilmente ironica e piena di no-sense, da cui poi hanno elaborato una serie tv famosa in tutto il mondo, nota come "Doctor Who".

La prima volta che ne ho sentito parlare è stata da parte di una mia professoressa delle superiori e devo dire che mi aveva parecchio incuriosita, ma non avevo mai avuto occasione di iniziarlo prima. Un po' perché ai tempi leggevo solo fantasy, un po' perché avevo già una lista lunghissima di titoli da acquistare. 
Ma ora che ho rimediato ne sono molto lieta! 

Si tratta di un libro che racconta le avventure inverosimili e spaziali di due viaggiatori della Galassia, l'umano Arthur Dent e Ford Prefect, un ricercatore itinerante alieno per conto del libro "Guida galattica per gli autostoppisti". Tutto ha inizio il giorno in cui Arthur svegliandosi scopre che la sua casa deve essere demolita per costruire una tangenziale, cerca in tutti i modi di impedirlo finché non arriva il suo amico Ford Prefect che lo invita a bere qualcosa perché deve comunicargli qualcosa di urgente e importante. 

"«Che giornata. Ford Prefect sapeva che non aveva la benché minima importanza che la casa di Arthur fosse demolita o meno.
Arthur, dal canto suo, era sempre molto preoccupato.
«Ma possiamo fidarci di lui?» domandò.
«Ah, io sono pronto a fidarmi di lui almeno fino alla fine del mondo» disse Ford.
«Oh, bene» commentò Arthur «e quanto manca?»
«Circa 12 minuti disse Ford «Su, vieni, ho bisogno di un drink.»"

Questo estratto non rappresenta altro che le prime battute assurde di una vicenda che andrà degenerando sempre di più. Il motivo per cui la Terra deve essere distrutta è lo stesso per cui anche la casa di Arthur deve essere demolita: costruirci una tangenziale galattica. 
La percepite l'ironia? Molto sottile come i dettagli burocratici che ho omesso ma che sono gli stessi per cui anche lo stesso Arthur non sapeva di questa cosa, anche se semplicemente nessuno lo aveva informato direttamente.

I personaggi sono delineati perfettamente nelle loro stravaganze, ma più che fisicamente sono rappresentati dai loro caratteri e dalle loro azioni, che li definiscono. 
Lo stile è asciutto e diretto, molto apprezzabile, e ogni cosa si ricollega perfettamente. 

Io personalmente l'ho adorato! 
Qualcuno di voi lo ha già letto? O ha letto la saga completa? 


V A L U T A Z I O N E : 5/5🌟 

Consiglio questo libro per tutti coloro che vogliono staccare la testa e ridere in modo intelligente, per cose assurde ma che poi portano a riflettere! 
Ma ammetto che l'humor inglese non è per tutti! Ma se volete provarlo, vi consiglio di partire da questo! 

Al prossimo libro!
E ricordatevi l'importante e prendere ogni notizia col sorriso o con un drink in mano, come Ford Perfect! 

Jess

3 commenti:

  1. Ma sai che è da quando ce ne aveva parlato la nostra prof del liceo che sono molto indecisa su questo libro? Cioè, da quello che ci aveva detto lei (e da quello che tu scrivi ora) mi sembra molto carino emi viene voglia di leggerlo, ma a me la fantascienza non piace per niente e ho paura che la parte divertente non lo sia abbastnza da farmi dimenticare quella fantascientifica...

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    1. Allora, devo dire che la parte fantascientifica è la base nosenso su cui si sviluppa l'umorismo della storia, perché viene usato l'inverosimile per sottolineare quanto a volte le piccole cose si possano ripercuotere su quelle grandi.
      Quindi secondo me dipende dall'approccio con cui ti poni, non devi pensare che sia tutto vero, ma che sia una storia inverosimile che ha lo scopo di piccole riflessione e risate intelligenti
      Spero di averti aiutata
      Jess

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    2. Uhm...ok... Temo che rimarrà tra quelli che aspettano il loro momento...

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