mercoledì 2 maggio 2018

Recensione: "Il segreto della bambina sulla scogliera", Lucinda Riley


Genere: Fiction, Narrativa domestica


Casa editrice: Giunti editore


Prima pubblicazione: 2011


Lunghezza: 480 pagine


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Devo dire che la prima volta che ho posato gli occhi sulla copertina de Il segreto della bambina sulla scogliera di Lucinda Riley non è stato subito amore a prima vista, anzi, mi sono detta tra me e me che l’amica di mia madre aveva scelto proprio il libro più sbagliato che potesse regalarmi. A quel tempo ero in fissa con romanzi di tutt'altro genere e non avevo mai letto nulla di simile.

Ho deciso di partire con il recensire un dono inaspettato, che poi in seguito si è rivelato uno dei libri più belli che io abbia mai letto. Ma partiamo con ordine, ritorniamo alla me di diversi anni fa, con in mano un libro dal titolo interessante, ma con una trama che mai mi sarei spinta a leggere.
Chiunque altro non l’avrebbe letto, ma io ho una regola: tutti i libri presenti in camera mia devono essere letti. Non mi sono mai rifiutata di leggere nulla e non ho mai lasciato un libro a metà, neppure se iniziava a non piacermi, sono sempre arrivata in fondo perché magari più avanti mi avrebbe entusiasmato oppure avrei semplicemente potuto dire la mia su un libro malgrado non mi fosse piaciuto e in quel caso nessuno avrebbe potuto protestare con la solita scusa: ”Ma non l’hai neppure finito!”

Ecco, quindi mi sono messa a guardare per bene la copertina, molto carina, ma che mi diceva poco o niente (quando mi ritrovai in seguito alla fine del libro, avrei capito quanto significato nascosto ci fosse in quella semplice foto). Anche solo guardando la trama ho pensato che fosse una storia carina, ma che non sarebbe stata una di quelle letture imperdibili che speravo di leggere.

Leggere e ricredersi

Dopo tutta questa riflessione ho iniziato a leggere il libro di Lucinda Riley: la prima scena che ci presenta è proprio quella della bambina in cima alla scogliera, nel bel mezzo di una tempesta, la stessa che si para di fronte alla protagonista, Grania Ryan, famosa scultrice da poco tornata in Irlanda da New York per elaborare il forte trauma di un aborto spontaneo.
È così che si intrecciano le storia di Grania Ryan e Aurora Lisle, la bambina di appena otto anni che ha visto morire di fronte a sé la propria madre proprio lì, e forse la reciproca perdita di una persona importante nelle loro vite determinerà anche ciò che accadrà in seguito. Tuttavia mano a mano che la storia si sviluppa riemerge anche un passato comune alle due famiglie, una storia che si intreccia per ben tre generazioni, che inizia tra la fine della Prima Guerra Mondiale e l'inizio della Seconda.
Una storia scritta da donne sensibili, donne forti, talvolta egoiste o con un grande cuore, ma animate tutte da traumi e dalla ricerca di essere amate e di amare.

Ed eccomi lì, a piangere ed emozionarmi per una storia in cui non avevo creduto in principio, ma che poi mi ha fatto cambiare totalmente idea. 
Il motivo?
Perché è scritta con leggerezza, amore, tra una miriadi di tazzine da thè e ricordi narrati in modo tale da farti affezionare a ogni singolo personaggio, con alcuni periodi in cui ne detesti altri… Ma la scrittrice riesce a togliere ogni odio e ogni rancore, identificando le persone per ciò che sono diventate attraverso quello che hanno subito e hanno perso, senza dar loro una vera  e propria colpa.

Lucinda Riley mi ha letteralmente incantata, lasciata senza fiato fino all'ultima riga, con colpi di scena persino alla fine tali da strappare pure l’ultima lacrimuccia trattenuta. Ha uno stile semplice, ma certamente non scontato, riesce a farti tornare indietro nel tempo semplicemente voltando pagina e affezionarti subito a un nuovo personaggio solamente leggendo metà di quest’ultima. La narrazione fa avanzare il lettore in due epoche parallele legate tra loro in modo stretto e inaspettato.
Ogni storia è solo il prologo di quella successiva.
E io appena ho chiuso quelle pagine mi sono dovuta ricredere e ho amato la scelta di quella cara amica di mia madre per avermi dato la possibilità di leggere qualcosa che non avrei mai scoperto senza quel regalo inaspettato.

Spero di avervi incuriositi e di aver a mia volta ricambiato il dono, davvero questo libro è una piccola meraviglia e consiglio assolutamente a tutti di leggerlo!

Jess🌼

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